(di Gigi Casciello) L’obiettivo è palese: sedersi a tutti i costi sulla poltrona di presidente dell’Autorità Portuale di Sistema che dovrà gestire gli scali marittimi di Napoli, Salerno e Castellammare.
Che Andrea Annunziata fosse un funambolo della politica lo aveva dimostrato passando disinvoltamente dal vecchio Psi a Forza Italia alla Margherita riuscendo persino ad occupare la poltrona di sottosegretario ai trasporti nonostante fosse stato bocciato dagli elettori. Che non gli facesse difetto nemmeno la spregiudicatezza era cosa nota soprattutto nella sua San Marzano dove gli avevano visto fare un altro salto triplo avvicinandosi all’allora presidente della Regione Stefano Caldoro candidando persino la sorella alle elezioni del 2010. Ma anche la passione ritrovata per il centrodestra è durata poco. Giusto il tempo di capire che sarebbe stato meglio ritornare dalle parti del centrosinistra e sotto il manto protettivo del sindaco di Salerno Enzo De Luca che nel frattempo studiava da presidente della Regione.
Ma l’uomo è fatto così: è ambizioso e la carica di sindaco di San Marzano gli va stretta.
Solo che stavolta ha esagerato davvero.
E visto che le sue chanche sono oggettivamente limitate ha tentato il colpo dell’investitura dei privati con una petizione al ministro Del Rio nella quale si fa proprio il suo nome come presidente dell’autorità dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare.
Un azzardo che potrebbe costargli caro visto che il primo a non saperne nulla è il presidente della Regione Vincenzo De Luca che ha appreso solo la notizia dell’irrefrenabile desiderio dei “56 imprenditori di settore” di vedere Andrea Annunziata sull’ambita poltrona portuale.
Poco conta che la legge preveda solo un parere del presidente della Regione. Nei fatti il parere di De Luca conta, diamine se conta, e vedersi messo di fronte ad un fatto compiuto non gli sarà piaciuto per nulla. Insomma, per Annunziata stavolta le cose si mettono male davvero.
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