Matteo Travaglini, 20 anni, lunedi’ doveva cominciare un nuovo lavoro in Toscana e cosi’ la madre, Anna Di Cesare, 48, e il fratello Samuele, 13, tutti di Ariccia, lo stavano accompagnando per passare questi giorni con lui nella sua nuova casa ma mentre percorrevano ieri pomeriggio l’Autosole la loro auto e’ stata tamponata da un’autocisterna e ha preso fuoco alle porte di Orvieto. Un incidente che non ha dato scampo ai tre, tutti morti nel rogo della vettura, andata completamente distrutta. Cosa sia accaduto esattamente e’ ancora al vaglio della polizia stradale intervenuta anche con il comandante provinciale Katia Grenga. Gli agenti sono stati impegnati fino a notte per identificare le tre vittime e avvertire i familiari. Il padre dei ragazzi e marito della donna e’ stato informato mentre era in Sicilia per lavoro. Arrivato a Roma in aereo, e’ stato accolto da personale della polizia stradale e portato subito a Orvieto con un’auto di servizio come prevede un nuovo protocollo del ministero dell’Interno per assistere i familiari delle persone morte negli incidenti. Dagli accertamenti condotti finora e’ emerso che poco prima di essere tamponata la Fiat Punto, alimentata a benzina, aveva superato l’autocisterna (scarica, che procedeva a velocita’ moderata) per poi rientrare sulla corsia di marcia della carreggiata nord dell’Autosole. A quel punto l’auto ha rallentato forse anche per il traffico legato a un incidente avvenuto poco piu’ avanti. Quindi l’impatto che ha fatto urtare alla Punto il guard-rail sulla sinistra della strada per poi girarsi su se stessa piu’ volte. Improvvisamente sono divampate le fiamme che non hanno dato scampo alla donna e ai due ragazzi nonostante il rapido intervento, in forze, dei vigili del fuoco e di una pattuglia della stradale gia’ in zona. L’incendio ha praticamente distrutto in poco tempo l’intera vettura e sull’asfalto sono rimaste solo le lamiere accartocciate, rendendo particolarmente difficili le operazioni di identificazione delle vittime. Sul perche’ e’ divampato il fuoco gli investigatori non fanno ipotesi ufficiali. Non e’ escluso che l’urto abbia provocato una rottura del serbatoio dell’auto e quindi una perdita di benzina. Da chiarire anche chi fosse alla guida della vettura. Anche se sembra che al volante si trovasse proprio Matteo.
CRONACA
2 luglio 2016
Incidente in autostrada, auto in fiamme: muoiono mamma e due figli