Era ancora minorenne e già faceva parte del clan di cui porta il nome, tanto da partecipare attivamente alle estorsioni. Un dato nuovamente sancito da una sentenza di condanna per 416 bis: confermati i tre anni e mezzo di carcere per Valentino Gionta junior, figlio di Aldo e nipote omonimo del fondatore della storica cosca torrese. La Corte d’Appello del Tribunale dei Minori di Napoli ha confermato il verdetto in-cassato in primo e in secondo grado dopo che la Cassazione aveva annullato, con rinvio, la sentenza affinché i giudici di secondo grado analizzassero di nuovo la questione. Il ragazzo non aveva compiuto ancora i 18 anni quando assunse un ruolo di spicco nel clan dei “Valentini”. Con il padre Aldo in carcere, da cui partiva-no “pizzini” con ordini precisi a familiari e soldati, Valentino junior aveva presto scalato le gerarchie della cosca arrivando a comandare nel 2010 insieme al cugino Salvatore Paduano e il cognato Gaetano Amoruso.
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