SALERNO – Trent’anni da passare all’interno della Rems, la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, di San Nicola Baronia, in provincia di Avellino. Lino Renzi, cannibale e matricida di Torrione, che il 23 luglio del 2013 uccise la madre, Maria Pia Guariglia, è stato ufficialmente dichiarato incapace di intendere e volere. La novità è la misura che dovrà scontare nella struttura irpina, perché giudicato un soggetto socialmente pericoloso. Una decisione che il Gip del Tribunale di Salerno, Elisabetta Boccassini, ha preso dopo il lavoro di perizie svolte dal professore Antonello Crisci e dalla sua équipe. L’omicidio di Torrione, primo caso di cannabilismo fra parenti in Europa, dunque, non avrà mai un colpevole.
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