SALERNO – Sul banco dei testimoni per la gazzarra durante la processione di San Matteo edizione 2014 non ci sarà il vescovo Luigi Moretti. Ma il pubblico ministero Claudia D’Alitto ha chiamato a deporre gli ex vertici della Curia salernitana e già stretti collaboratori di Moretti nei suoi primi anni di mandato a capo dell’Arcidiocesi: ci saranno don Antonio Quaranta, don Comincio Lanzara rispettivamente parroco e cerimoniere della Cattedrale e don Sabatino Naddeo, cancelliere Arcivescovile. Saranno loro, insieme agli agenti della Digos, a chiarire davanti al giudice del Tribunale di Salerno cosa accadde quel tardo pomeriggio del 21 settembre di due anni fa quando quattro portatori non rispettarono le direttive dell’Arcivescono e altre sedici persone furono individuate tra quelle che dalla folla avrebbero accolto il passaggio dell’arcivescovo con fischi e insulti. Due i capi d’imputazione: vilipendio di un ministro del culto e turbamento di funzione religiosa; e se per il primo reato è prevista solo una multa, per il secondo la pena può andare fino a tre anni.
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