Chalet dell’Acqua della Madonna: la gara per l’assegnazione fu regolare, tutti assolti. Si chiude con l’assoluzione con formula piena “perché il fatto non sussiste” una storia iniziata 10 anni fa dal punto di vista amministrativo e che ha tenuto sulla graticola, per oltre 6 anni, i 19 imputati accusati di concorso in turbativa d’asta. Il verdetto emesso nel primo pomeriggio di ieri dal giudice monocratico Federica Di Maio, sebbene non sia definitivo, fa tirare un sospiro di sollievo alla dirigente del Comune Lea Quintavalle, i dipendenti Aniello Lamberti ora in pensione, Michele Martone, e gli ex acquafrescai dell’Acqua della Madonna che per anni hanno gestito i tipici chioschi stabiesi: Anna Bidello, Anna Caruso, Raffaella Criscuolo, Antonietta D’Angelo, Carmela Esposito, Concetta Esposito, Vincenzo Esposito, Antonietta Fiorillo, Maria Massa, Antonietta Pulzella, Immacolata Raffone, Tonia Somma, Catello Valanzano, Maria Rosaria Valanzano e Pasqua Valanzano. Il pubblico ministero Mariangela Magariello aveva chiesto un anno e mezzo di reclusione a testa. Richiesta alla quale si era associato il Comune, costituito parte civile al processo.
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