Geloso alla follia. Al punto da arrivare a pugnalare un coetaneo che riteneva gli avesse portato via la fidanzata. Nel gennaio scorso Emanuele Colurcio – 22 anni – aggredì Domenico Di Matteo nella zona dei baretti di Chiaia. Gli inferse una coltellata all’addome e la vittima – 23enne di San Giorgio a Cremano – fu sottoposta con urgenza a un’operazione perché rischiò di perdere la vita. Per quell’aggressione, Emanuele Colurcio è stato condannato a 15 anni di reclusione per tentato omicidio e per atti persecutori (stalking) ai danni dell’ex fidanzata. Una mazzata se si considera che il processo si è definito con la modalità del rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. Finanche il pubblico ministero Valeria Sico aveva chiesto una condanna meno severa: 10 anni. Invece il giudice per le indagini preliminari Anita Polito del Tribunale di Napoli ha usato il pugno duro. Troppo grave l’episodio verificatosi sei mesi fa. Emanuele perse la testa dopo un rifiuto, il rifiuto della sua ex di tornare insieme. Non s’era rassegnato alla fine della storia e s’era rivolto persino alla trasmissione di Canale5 ‘C’è posta per te’ per riavvicinare la ragazza. Era andato in studio, ospite di Maria De Filippi. E in studio c’era andata anche la sua ex, che aveva ricevuto il tradizionale invito. Solo che, quando la conduttrice chiese alla giovane se volesse aprire la ‘busta’ e dunque riabbracciare Colurcio, lei oppose un secco rifiuto. L’ultimo di una serie di ‘no’ che Alessia aveva rifilato a Emanuele. Di qui la reazione scomposta e sconsiderata di Emanuele, che tra venerdì 22 e sabato 23 gennaio si recò a Chiaia, zona baretti, dove Alessia si trovava in compagnia di amici.
+++TUTTI I DETTAGLI SUL QUOTIDIANO METROPOLIS IN EDICOLA OGGI+++