CAVA DE’ TIRRENI – «Mi farebbe piacere vederti»: così le conversazioni passavano dalle scuse al vero obiettivo, dopo il contatto. A proporsi erano i massaggiatori, i quali contattavano i ragazzini per proporre incontri: il primo approccio aveva un apparente scopo commerciale, per la vendita di prodotti per il corpo, creme da massaggio, con una proposta di guadagno a percentuale. Poi, dopo gli scambi via web, arrivava la proposta d’incontro, che in certi casi sfumava, veniva rifiutata. In altri, andava a buon fine, a colpi di furbizia e ammiccamenti.Il massaggiatore cavese Giuseppe Alfieri, titolare del centro incriminato, aveva rivolto le sue attenzioni a diversi ragazzini, secondo la procura.
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