“Ho bruciato mia moglie, è tutta bruciata”. Queste le agghiaccianti parole che un 38enne egiziano, Ahmed El Sayed Abdelghany, ha pronunciato a durante una telfonata al 112 lo scorso 14 luglio. L’uomo aveva appena dato fuoco alla consorte, una marocchina di 46 anni, gettandole addosso un barattolo di benzina e avvicinandole una sigaretta. L’episodio è avvenuto a Milano, nel quartiere Baggio, al culmine di una lunga serie di violenze che la donna era costretta a subire da anni. “Stavo sistemando una cosa a casa”, ha detto cercando di nascondere l’orribile verità. La moglie è fortunatamente riuscita a salvarsi. Si trova ancora ricoverata all’ospedale Niguarda con bruciature sulla metà del suo corpo. L’uomo è stato arrestato con le accuse di lesioni gravissime e maltrattamenti in famiglia. Il giudice per le indagini preliminari Giovanna Campanile ha poi convalidato l’arresto del 38enne, che già qualche mese prima si era reso protagonista di violenze ai danni della coniuge.