Il D-Day dei ripescaggi. Domani 26 luglio alle ore 19. I posti disponibili per partecipare alla Lega Pro, al momento, sono 11. Sub judice la posizione della Paganese. Questa è l’unica certezza di tutta la vicenda che, negli ultimi giorni, sta assumendo contorni estremamente fluidi ed interessanti.
Il Fallimento del Como, la rinuncia al diritto di ammissione del Bellinzago ed il rifiuto della Caronnese di usufruire di quella sontuosa possibilità, hanno aperto la strada a soluzioni alternative. Ipotesi inaspettate e intriganti.
A Como si dichiarano fiduciosi che, in sede di ricorso, la Corte d’Appello di Milano riveda la pronuncia di fallimento e che tutto possa ritornare alla normalità entro il prossimo 23 agosto. Nel frattempo la proprietà del club lariano si sta facendo carico degli oneri derivanti dall’esercizio provvisorio, per evitare che la Federcalcio, informata dal Tribunale di Como della avvenuta dichiarazione di fallimento, provveda allo svincolo, d’ufficio, di tutti i calciatori. Una operazione certamente complessa. Con il presidente Porro che sta cercando in tutti i modi di mantenere in vita il suo club. Indipendentemente, in ogni caso, dalle procedure, i rischi che il Como non partecipi al prossimo campionato di Lega Pro, sono ridotti al lumicino. Gli è stata rilasciata la licenza nazionale ed ha tutto il diritto, per le norme federali, di iniziare la stagione.
La rinuncia del Bellinzago aveva aperto le porte del professionismo alla Caronnese. I programmi di quest’ultima Società sono però di minima e, seppure in grave ritardo, ha comunicato il suo disinteresse, declinando l’invito. La particolare graduatoria redatta dalla Lega Nazionale Dilettanti vede al secondo posto il Lecco. Il club lombardo, da poco gestito da un nuovo amministratore, accusa un debito pregresso nei confronti dell’Erario, per rate scadute e mai pagate, di circa 600 mila euro. Si sta cercando di ottenere una nuova rateizzazione. Ove entro domani non fosse perseguibile tale percorso, salterebbero tutte le ipotesi ed i nerazzurri sarebbe obbligati a giocare in serie D.
Anche il Campodarsego, che segue nella graduatoria il Lecco, ha già rinunciato ufficialmente, per cui la prima favorita (sempre in caso di defezione dei lombardi) diventerebbe il Fano. I marchigiani, che hanno già pronta la domanda di ripescaggio, farebbero salti di gioia sapendo di risparmiare i 250 mila euro del “fondo perduto”. In riva all’Adriatico stanno già festeggiando.
Della Paganese abbiamo accennato. Giovedì prossimo si discuterà il suo ricorso presso il Collegio di Garanzia del Coni. Ove Raffaele Trapani ottenesse giustizia per il suo club con la riammissione, rimarrebbero disponibili per i ripescaggi 10 posti.
Nel gruppo delle pretendenti, provenienti dalla serie D, hanno garantito il deposito della domanda (oltre al Fano) il Fondi, la Cavese, l’Olbia, il Forlì, il Taranto, la Reggina e la Vibonese. Incerta la posizione assunta dal Campobasso, che sta agendo sotto traccia. Il fatto però che il molisani siano in ritiro con un gruppetto di ragazzini e soltanto cinque calciatori di categoria, lascia trapelare le intenzioni del club.
Ipotizzando, a tal proposito, l’inserimento del Lecco, riammesso al posto del Bellinzago ed il successo della Paganese, azzardiamo una prima soluzione riguardante le ammesse al prossimo campionato di “B2” come noi intendiamo.
Fano, Fondi, Cavese, Olbia, Forli, Campobasso, Melfi, Racing Roma, Lupa Roma, Albinoleffe e Paganese.
Scalasse il Fano, per le ragioni sopra indicate, se ne avvantaggerebbe una tra Taranto e Reggina. I calabresi si sono costituiti soltanto da un anno, ma hanno dalla loro la tradizione sportiva, fatta di tanti campionati di serie A e B e la media incassi degli ultimi anni. Decidesse di star fuori anche il Campobasso, sarebbero “promosse” entrambe.
Ove il Collegio di Garanzia del Coni condannasse anche la Paganese, salirebbe in “B2” la Vibonese. Il presidente Pippo Caffo ha infatti provveduto a far risolvere i problemi legati all’impianto di video sorveglianza del suo stadio.
Sempre che, tutte le candidate presentino documentazione completa ed in linea con le norme dettate dai regolamenti. Ci attendiamo qualche inevitabile sorpresa, perché da troppo tempo siamo abituati a “teatrini”, vergognosi, nei quali recitano fantomatici dirigenti che la ribalta della vita ha prestato al calcio.
Quali le promosse dal Consiglio Federale del 4 agosto?
Lo sapremo solo vivendo!