E’ stata la sua badante a lanciare l’allarme, quando si è accorta del corpo penzolante dal soffitto: «Aiuto, aiuto: il mio paziente si è impiccato», la disperata richiesta di intervento ai medici del 118. Ma, al proprio arrivo, il personale del pronto intervento – giunto in via Litoranea insieme a una gazzella dei carabinieri della stazione Capoluogo – non ha potuto fare nulla: l’uomo, 88 anni, padre di tre figli, era già morto per asfissia. Una tragedia che, come successivamente accertato dagli uomini in divisa guidati dal comandante Vincenzo Amitrano, chiude un calvario di circa un anno per l’anziano. La vittima, infatti, aveva scoperto di essere malata di cancro e con il passare dei giorni le sue condizioni di salute si erano ulteriormente aggravate. Un peso insopportabile per l’ottantottenne, peraltro già alle prese con gli acciacchi della moglie, costretta a letto da settimane. Un quadro insopportabile, al punto da convincere l’anziano a un gesto estremo: il suicidio tra le quattro mura di casa.
CRONACA
25 luglio 2016
Torre del Greco. Malato di cancro si toglie la vita