La Crescent Srl non dovrà pagare più gli oneri di urbanizzazione per piazza della Libertà: è quanto stabilito dal Tar regionale, sezione Salerno (presidente Amedo Urbano, giudice estensore Giovanni Sabbato). Comune condannato al rimborso delle spese alla società di proprietà della famiglia Rainone, assistita dall’avvocato Lorenzo Lentini. Confermata quindi dalla giustizia ammininistrativa la decisione della Corte di Cassazione cui si era rivolta la Crescent Srl nel ricorso contro la Procura che chiedeva il sequestro dell’emiciclo in quanto i costruttori avrebbero dovuto farsi carico di tutti gli oneri per la piazza. La vicenda costruttiva, di rilevante interesse per l’opinione pubblica, aveva innescato un lungo contenzioso innanzi agli organi di giurisdizione penale e amministrativa, che era sfociato (per quanto riguarda il contestato profilo della legittimità degli atti amministrativi) nelle sentenze del Consiglio di Stato del 23 dicembre 2013 e del 26 marzo 2014, con le quali si è rilevata la sola illegittimità, per difetto di motivazione, dei titoli paesistici rilasciati. A novembre del 2013 l’opera di Bofill fu sequestrata, dopo 23 mesi di sigilli il Tribunale del Riesame (sulla base dei provvedimenti del Comune) aveva “annullato” alcune contestazioni spiegando che la Mezzaluna poteva ritornare ai Rainone solo se venissero pagati gli oneri di urbanizzazione “solo per la parte che interessava il Crescent”. Una prima rata e la polizza fideiussoria (per un totale di quasi 6 milioni di euro) avevano convinto il giudice della Seconda Sezione Penale Vincenzo Siani (dove si sta celebrando il processo per la costruzione dell’emiciclo) a dissequestrare l’opera. era gennaio 2016. La Procura, però, aveva deciso di fare appello in Cassazione in quanto contestava ai Rainone il fatto di non aver pagato per intero (altri 5 milioni di euro) gli oneri di urbanizzazione per l’intera piazza chiedendone ancora il sequestro. Respinto dai giudici ermellini.