Casa Fiorinda non chiuderà. A dirlo sono i nuovi sviluppi legati alla comunità residenziale per donne maltrattate del Comune di Napoli, che ha interessato e stimolato il dibattito tra istituzioni e associazioni nelle ultime settimane. In questi giorni è stata chiusa la commissione di gara che individuerà, in via provvisoria, l’ente cui verrà affidata la gestione del servizio, dopo la pubblicazione a metà luglio dell’avviso pubblico relativo alle misure di coprogettazione per la gestione degli interventi da destinare alla struttura. Dopo gli appositi controlli normativi previsti dalla procedura dell’Anac si potrà procedere all’aggiudicazione definitiva. In particolare nell’ultimo avviso relativo a Casa Fiorinda, è stata prevista anche una “exit strategy” con l’erogazione di un Pocket Money mensile a favore delle donne ospiti della struttura, offrendo loro la possibilità di realizzare un progetto di vita basato sui principi di emancipazione ed indipendenza sia abitativa sia lavorativa. Eppure oltre un mese fa Casa Florinda (gestita dalla cooperativa Dedalus) rischiava di chiudere per sempre le sue porte: l’unica struttura di accoglienza per donne vittime di abusi e violenze che finora ha accolto circa 200 donne in un bene confiscato alla camorra a Soccavo.
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