Un digestivo stupefacente. Nel senso letterale del termine. Servito solo a clienti fidati e venduto attraverso canali riservatissimi. È il “fumoncello” l’ultima novità made in Lattari: un distillato di foglie di canapa indiana, le stesse da cui si ricava la marijuana per gli spinelli. Stesso principio attivo, insomma, ma diverso il metodo di assunzione: non si fuma, ma si beve. E l’effetto, giurano quelli che lo hanno assaggiato, è assai simile. Nella “Giamaica d’Italia”, dove le piantagioni di marijuana crescono rigogliose anche grazie all’uso di semi geneticamente modificati, c’è chi si è inventato un nuovo modo per sfruttare la canapa indiana. Già in passato i carabinieri hanno scovato il distillato di marijuana in qualche laboratorio casalingo, ma stavolta sembra che la produzione abbia raggiunto volumi più importanti. Offerto in alcuni locali della zone alte di Gragnano come digestivo “alternativo” solo ai clienti di cui ci si può fidare, può essere acquistato anche in bottiglie da un litro o, addirittura, in fiaschi da due litri.
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