Italia medaglia di legno nella ginnastica Ritmica. Dopo la finale squadre All-Around Martina centofanti, Sofia Lodi, Alessia Maurelli, Marta Pagnini e Camilla Patriarca si sono piazzate al quarto posto. Al termine della seconda prova (3 Clubs + 2 Hoops) hanno ottenuto un punteggio totale di 35.549, battute dalla Bulgaria, medaglia di bronzo con 35.766; dalla Spagna, argento con 35.766 e dalla Russia che ha vinto il titolo olimpico con 36.233 punti.
Passano dal corridoio dalla zona mista asciugandosi ancora le lacrime. La medaglia e’ sfumata da dieci minuti per poco piu’ di due decimi, ma le ‘farfalle’ azzurre non riescono ancora a trattenerle, la delusione per il quarto posto e’ tanta e si mescola con la rabbia di chi pensa che, nonostante un errore nell’esercizio coi nastri, avrebbe meritato di saltare su quel podio, dove a parte la fortissima Russia (5/o oro consecutivo ai Giochi), salgono invece Spagna e Bulgaria. Per la capitana, Marta Pagnini, era la gara dell’addio, ma e’ lei che prende una per una le sue compagne per consolarle: le bacia, le abbraccia, quasi a convincerle che la medaglia arrivera’ la prossima volta. Dopo l’argento ad Atene nel 2004, e il bronzo a Londra, l’Italia chiude di nuova quarta come a Pechino nel 2008: “Sono addolorata soprattutto per loro – confessa la ct Emanuela Maccarani – Come posso spiegare a queste ragazze quello che e’ successo. La verita’ e’ che il secondo esercizio di Spagna e Bulgaria non era nemmeno paragonabile al nostro. Avremmo meritato quattro decimi in piu’. Mi vien da pensare che senza quell’errore, avrebbero comunque dato di piu’ a Spagna e Bulgaria nella seconda prova”. Purtroppo il nostro sport e’ anche questo e bisogna accettarlo”. In finale da quarte, le azzurre hanno esordito con i nastri e sulle note mixate di ‘Tu si na cosa grande”, la Tammurriata e Nessun dorma hanno guadagnato 17.516 punti, esattamente lo stesso punteggio delle qualificazioni, seppur con un errore. Una presa mancata che vale all’Italia il quarto punteggio provvisorio dietro Spagna, Bulgaria e Russia. Ma e’ nel secondo esercizio, quello con i cerchi e clavette, che le ‘farfalle’ danno il massimo con un esercizio complicato e ben eseguito: per i giudici vale 18.033, migliorando quanto fatto ieri (17.833). In quel momento le ragazze sono terze dietro la Russia, che con 18.633 vola a prendersi l’oro, e la Spagna, lontana poco piu’ di due decimi. Sulla strada del podio manca solo la prova della Bulgaria. Marta Pagnini e le sue compagne si tengono per mano e quando l’esercizio finisce si guardano, come racconteranno in zona mista piu’ tardi, convinte di avercela fatta. I giudici la pensano diversamente: arriva un 18.066 per le bulgare che lascia l’Italia ai piedi del podio. Le azzurre si guardano, poi le lacrime segnano il loro volto. C’e’ rabbia perche’ credono che avrebbe meritato di piu’, ma anche consapevolezza che senza quell’imperfezione ai nastri, nessuno avrebbe potuto mettersi tra loro e la medaglia. Capitan Marta chiude la sua carriera con questa finale olimpica: “Fa male, non ho parole. Finire quarte per due decimi e’ doloroso, soprattutto perche’ ci avevamo creduto tanto, ma il nostro sport e’ anche questo. Sicuramente avremmo meritato di piu’ nel secondo esercizio, ma nel primo l’errore l’abbiamo fatto noi. Non abbiamo rimpianti e io sono orgogliosa di questa squadra. Certo, a volte mi chiedo perche’ ho scelto uno sport con i giudici”. Le altre ‘farfalle’ ci riproveranno a Tokyo tra quattro anni, in forse Camilla Patriarca (“non so se ci saro’, medaglia ci spettava oggi”), perche’ la ritmica italiana ha confermato comunque di essere nel gotha della ginnastica mondiale.