Che il girone C della Lega Pro era da considerarsi diviso, in due fasce di valori, lo avevano fatto intendere i movimenti di mercato e le ambizioni espresse dai club. Nella logica, alcune squadre, già dall’esordio, si sono presentate in campo con organici definiti e già competitivi, altre ancora in allestimento ed incomplete. Non è soltanto un fatto di programmi ed organizzazione. Alla disponibilità economica di taluni si è aggiunta la lunga “querelle” dei ripescaggi, per ricondurre l’organico a 60 squadre, che ha lasciato alcuni presidenti, indecisi sul da farsi, sino ad agosto inoltrato.
A tal proposito le incertezze non sono state sgomberate del tutto. La partita tra Paganese e Virtus Francavilla è stata rinviata a data da destinarsi. Il 30 agosto il Tar del Lazio deve infatti pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Società campana e decidere se la squadra di Raffaele Trapani potrà disputare o meno il campionato professionistico di terza serie.
Ove le risultanze fossero negative (non vogliamo crederci in assoluto) Gabriele Gravina si vedrebbe obbligato a riaprire i termini alla ricerca di una nuova Società da poter inserire nel girone meridionale. Si darebbe la stura ad una nuovo scontro di potere. Le “solite” correnti romane, di esternazione federale e di opposizione, avrebbero già individuato nel Monza il club da privilegiare. Il progetto sarebbe spalleggiato anche dall’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani che proprio in Brianza iniziò la sua carriera di dirigente.
Per intanto, nella partite della prima giornata, che si sono giocate, il campo ha fornito le prime sensazioni. Per grandi linee sono state confermate le aspettative del calcio parlato.
Catania in grande spolvero ha annichilito la Juve Stabia. Calil e Paolucci subito a segno confermano le loro doti di goleador. Saranno tra i protagonisti della stagione. Squilla il primo campanello d’allarme per le “vespe”. Una falsa partenza inaspettata per Gaetano Fontana che ha a disposizione un organico di tutto rispetto.
L’esperienza di Caccetta, incontrastato leader del centrocampo cosentino e il fiuto del gol di Salvatore Gambino regalano a Giorgio Roselli la vittoria nel primo derby calabrese. L’allontanamento di Erra dal Catanzaro e le piccole diatribe sorte a causa del suo esonero non debbono aver giovato, evidentemente, al club di Giuseppe Cosentino.
Caturano e Torromino, vita da bomber, firmano la vittoria del Lecce a Monopoli. Il risultato dà il primo segnale su quelle che sono le aspettative di questo girone. Monopoli è indicato come società avveduta nella gestione, che mira alla permanenza in categoria come obbiettivo primario, rispettando un budget di gestione contenuto, rapportato alla natura della piazza. Il Lecce, dopo più stagioni nelle quali ha smarrito ai play off la strada della serie B non può permettersi di sbagliare oltre.
A Taranto ha vinto il pubblico. I diecimila e forse oltre che erano sugli spalti dello Iacovone. Ha vinto l’entusiasmo del popolo rossoblu per il nuovo approdo in lega pro. La partita ha evidenziato una diversità di valori in campo. Matera più completo ed in linea con il progetto ambizioso di Saverio Columella. Il Taranto è ancora un cantiere in allestimento. Con correttivi mirati potrà soltanto migliorare. Risultato sostanzialmente giusto per l’impegno profuso dai giocatori di casa. Ai punti avrebbe meritato il Matera. Lo confermano i numeri della partita, i tanti calci d’angolo a favore degli ospiti ed i numerosi salvataggi in extremis di Maurantonio.
Il tutto in attesa che questa sera scenda in campo il Foggia. Affronta la Fidelis Andria. Peccato si giochi a porte chiuse. E’ il terminale degli strascichi lasciati dallo spareggio promozione contro il Pisa. Moltissima la curiosità generale sulla prestazione che sapranno offrire i dauni. Alle tensioni conseguenti all’esonero di De Zerbi si è aggiunta una settimana particolare di lavoro, con la squadra in fuga dal ritiro nella zona colpita dal terremoto. I rossoneri si presentano ai nastri di partenza con i favori del pronostico e con una dirigenza pronta a tornare sul mercato ove le risultanze del campo ne evidenziassero la necessità. Con la famiglia Sannella e Curci determinati nel raggiungere l’obbiettivo promozione.
Attenzione però. Ieri il campo ha già dato segnali importanti. Lecce, Cosenza, Matera hanno già risposto presente. Il Catania ha confermato le sue ambizioni, indipendentemente dalla penalizzazione. L’Unicusano Fondi, per usare un termine appropriato alle iniziative di quella proprietà, si è già iscritto all’università del calcio.
Un monito, infine, a coloro che sono stati ripescati. La categoria rappresenta una conquista ottenuta a “caro” prezzo. Attenzione, quindi, a non depauperare quel “patrimonio” da 250 mila euro.