Un tempo erano il fiore all’occhiello del quartiere, sia per i residenti che per chi veniva da altre zone della città. Oggi invece piazza Italia, piazzale Tecchio, piazza San Vitale e viale Augusto sono diventati i luoghi simbolo del degrado e dell’abbandono. Pavimentazione stradale, scale e marciapiedi divelti, arredo urbano vandalizzato, giochi per bambini distrutti e una fermata della linea 6 della metropolitana chiusa e abbandonata. Ecco cosa sono diventate le piazze principali di Fuorigrotta, come denuncia Ornella Cristo, storica attivista dell’area flegrea e tra i portavoce di una cordata di comitati civici, che da anni lottano per il recupero del territorio di Napoli ovest. «In realtà io stessa opero nel settore del volontariato sin dall’epoca dell’emergenza rifiuti – spiega Ornella – poi negli anni insieme ad altri comitati della zona abbiamo avviato una collaborazione con Asìa. Ma la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti. Fuorigrotta è un quartiere sporco e abbandonato a se stesso. Basti pensare alla pista ciclabile di viale Augusto, che è piena di erbacce e rappresenta un pericolo per gli stessi ciclisti che vogliono usufruirne». Ma il vero scempio è in primis piazza Italia, che fu inaugurata nella nuova veste in occasione dei Mondiali di Italia ’90 e che oggi è un monumento al degrado vero e proprio. «È diventata una piazza di spaccio – sottolinea la volontaria – oltre che il regno delle baby gang. Tanto che le famiglie non la frequentano più con i bambini perché è ovviamente un luogo malsicuro. Nel 2012 come associazioni vincemmo le Cartoniadi del Comune e col contributo di 50mila euro riqualificammo anche le giostre, ma oggi non esistono più. Sono state rubate e vandalizzate. Ormai qui tutto è fermo: investimenti, commercio e movida».
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