Madre Teresa diventa santa. Per Papa Francesco bisogna “imitare la sua rivoluzione della tenerezza”. Si tratta di uno degli eventi principali, sia per numero di pellegrini, sia dal punto di vista dei contenuti spirituali, del Giubileo straordinario della Misericordia voluto da papa Francesco. Con la messa del Pontefice alle 10.30 di oggi, la canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta ha radunato in Piazza San Pietro i centomila fedeli con i biglietti già distribuiti, mentre altre centinaia di migliaia seguiranno la cerimonia da Via della Conciliazione e dagli spazi circostanti. Una cerimonia, tra l’altro, trasmessa in Mondovisione nei cinque continenti, con oltre 120 enti televisivi collegati. E mentre l’arazzo con l’immagine della “santa dei poveri” già campeggia sulla facciata della basilica vaticana, i preparativi fervono per gli ultimi ritocchi logistici e organizzativi, l’accoglienza delle diverse delegazioni ufficiali, i dispositivi della sicurezza.
Domano, lunedì 5 settembre, sarà inoltre celebrata per la prima volta la festa di Santa Teresa di Calcutta, e sarà il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin ad officiare la messa in Piazza San Pietro alle 10.00. Madre Teresa “è la santa perfetta per l’Anno della Misericordia”, ha detto in una conferenza stampa in vaticano il postulatore della causa dio canonizzazione, padre Brian Kolodiejchuk.
“Madre Teresa è una santa per tutti – ha detto ancora – per i poveri e i ricchi, e per il nostro tempo, devastato da tanta violenza e aridità di cuore, perché ha dimostrato che il male, la miseria che tutti portiamo dentro di noi, può essere perdonato e che, afferrando la mano misericordiosa e sicura che Gesù ci tende, le nostre tenebre possono essere superate”.
“L’esempio di vita della beata madre Teresa di Calcutta”, ha detto Papa Francesco, “testimone privilegiata di carità e di generosa attenzione ai poveri e agli ultimi, contribuisca a portare sempre più Cristo al centro della vita e a vivere generosamente il suo Vangelo nel continuo esercizio delle opere di misericordia per essere costruttori di un futuro migliore, illuminato dallo splendore della verità”. Francesco ha auspicato che: “i devoti di madre Teresa, imitandone l’ardore apostolico, possano attuare quella rivoluzione della tenerezza iniziata da Gesù Cristo con il suo amore di predilezione ai piccoli”.
Dopo la canonizzazione di madre Teresa, 1500 poveri e bisognosi, provenienti in gran parte soprattutto dai dormitori delle case delle suore di madre Teresa in Italia, pranzeranno nell’atrio dell’aula Paolo VI. Il menù è a base di pizza napoletana e l’invito è stato loro rivolto dal Papa. Lo spiega un comunicato dell’elemosiniere di papa Bergoglio, mons. Konrad Krajewski. Gli invitati sono poveri e bisognosi, soprattutto delle case (dormitori) delle Suore di Madre Teresa e provengono da tutta Italia: da Milano, Bologna, Firenze, Napoli e da tutte le case di Roma. Hanno viaggiato durante la notte con diversi pullman per partecipare prima alla Canonizzazione e poi al pranzo. Il pranzo sarà servito da circa 250 suore di Madre Teresa, 50 fratelli della Congregazione maschile e da altri volontari. La pizza viene preparata da una pizzeria napoletana con il proprio staff di quasi 20 persone e con la propria attrezzatura mobile (3 forni). Questi 1500 poveri partecipano alla messa di canonizzazione occupando i posti nel Reparto San Pietro.