Dries Mertens è arrivato in Italia quando era ancora uno sconosciuto. Tanto che per il vulcanico Eziolino Capuano non avrebbe giocato più di otto gare da titolare. Una frase ormai diventata storica tra i tifosi napoletani. Ma quei 45 gol e assist firmati in Eredivisie erano un biglietto da visita niente male. Un bottino reti che andava preso in considerazione, studiato e analizzato. Così come quel talento che poteva essere ulteriormente valorizzato. E De Laurentiis non s’è tirato indietro, vincendo l’ennesima sua scommessa. Sì, perché nel giro di tre anni il valore dell’attaccante belga, prelevato dal Psv per appena 10 milioni di euro, è quasi triplicato. La prima in Italia è stata la sera del 25 agosto del 2013, la sua centesima arriva domani al Barbera contro il Palermo. Cento volte in Serie A per Dries Mertens, l’attaccante che sotto al Vesuvio ha dovuto combattere duramente per conquistare un ruolo da protagonista per la presenza in rosa di un altro folletto quale Lorenzo Insigne. E 37 mesi e 99 gare dopo – in un totale di 4.792 minuti giocati – Mertens è sicuramente un calciatore diverso, migliore. Risulta particolarmente maturato grazie agli insegnamenti di Benitez prima e di Sarri dopo. Un calciatore che attualmente è una delle certezze dello scacchiere sarriano. Uno di quelli di cui il tecnico toscano non può fare a meno per la sua capacità di spaccare le diverse avversarie e per la sua inclinazione a quel tiro a giro ormai diventato un vero cavallo di battaglia. Perché Mertens nella rosa del Napoli rappresenta l’uomo in più, l’asso nella manica che può cambiare inaspettatamente le carte in tavola.
L’ESORDIO. La prima di Mertens in azzurro è arrivata al San Paolo contro il Bologna. Era il 25 agosto del 2013 e il Napoli rifilò un tris agli emiliani. Per il belga appena 19 minuti di gioco, un minutaggio poi raddoppiato nel terzo turno contro l’Atalanta.
IL PRIMO GOL. Il 30 ottobre del 2013 Mertens segna la sua prima rete nel campionato nostrano. Il belga prende la mira e incrocia col sinistro per il centro del definitivo 1-2 contro la Fiorentina in trasferta. Una partita che terminerà poi tra mille polemiche per un arbitraggio non impeccabile.
OTTO TURNI DOPO LA PRIMA DOPPIETTA. Le prestazioni del piccolo di casa Napoli sono state tutte un crescendo. La prima doppietta l’ha rifilata alla Samp otto giornate dopo nella sua seconda sfida giocata da titolare. Per la prima tripletta Mertens dovrà attendere qualche anno. Il belga s’è portato il pallone a casa col Bologna il 19 aprile del 2016.
RECORD COL CHIEVO.
Nel gennaio del 2014 Mertens arriva a tirare in porta nove volte. Un record sfiorato quest’anno col Milan con sette tiri.