Si abbatte un’altra tegola sul già vituperato Galaxy Note 7. Dopo l’ufficializzazione, venerdì 2 settembre, del richiamo per tutti gli smartphone già venduti, lo stop alle vendite in tutto il mondo e i nuovi casi di incendio del telefono registrati nei giorni scorsi negli Stati Uniti, la FAA (Federal Aviation Administration) ha diffuso un comunicato con cui suggerisce cautela nell’uso del dispositivo a bordo degli aerei. Il comunicato è conciso e non usa troppi giri di parole: «A seguito dei recenti incidenti e delle preoccupazioni sollevate da Samsung circa i suoi dispositivi Galaxy Note 7, l’Amministrazione Federale per l’Aviazione suggerisce fortemente ai passeggeri di non accendere o mettere in carica questi dispositivi a bordo degli aeromobili e di non riporli nei bagagli imbarcati al check-in». I problemi del Samsung Galaxy Note 7, secondo quanto riportato nei giorni scorsi dal Korea Herald, sono legati ad un difetto delle batterie al litio prodotte da una controllata dell’azienda di Seul, la Samsung SDI. Le unità di alimentazione del fornitore cinese ATL, presenti su circa il 30% dei dispositivi venduti, sarebbero sicure e non presentano il rischio di autocombustione. Il richiamo avviato da Samsung in ogni caso non prevede distinzioni e riguarda tutti i dispositivi, che possono essere riportati indietro e scambiati per un nuovo modello testato e sicuro.