La polveriera Scampia è pronta ad esplodere. Ventiquattr’ore di tempo, poi le 107 famiglie delle Vele a cui erano stati promessi altrettanti alloggi metteranno un punto al grande pasticcio sulle assegnazioni targato campagna elettorale. A modo loro: «Occuperemo le case». Quelle di via Labriola e via Gobetti, pronte e dove si sarebbero dovuti trasferire quattro mesi fa. Un passaggio continuamente rimandato perchè nessuno al Comune ora sembra volersi prendere la responsabilità di metterci la firma. Motivo: di quelle 107 famiglie con tanto di promesse, abbinamenti e sopralluoghi all’alba delle elezioni, in realtà coi controlli fatti soltanto in un secondo momento, quasi la metà non ha i requisiti e tra questi ci sono nuclei familiari con componenti condannati per associazione a delinquere. Un problema che l’amministrazione credeva di poter aggirare con il parere dell’avvocatura comunale, ma per i dirigenti del Servizio Casa quel parere non li mette al riparo. Prima si è parlato di 21 famiglie con le carte ‘non in regola’, ora il numero è salito e sfiora soglia 50. Firmare le assegnazioni solo per alcuni scatenerebbe una guerra. è il caos. Mercoledì i residenti esasperati hanno tentato di occupare le case, ma erano pochi e hanno desistito. Giovedì il Comitato Vele, guidato da Vittorio Passeggio ha occupato la stanza dell’assessore al ramo, Enrico Panini e discusso per quasi sei ore con il capo di gabinetto del sindaco, Attilio Auricchio
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