Beppe Sannino sapeva, sin dal giorno in cui firmò il contratto con la Salernitana, che questa stagione non sarebbe stata tutta rose e fiori. Anzi. Il trainer di Ottaviano, però, sperava di dover pescare i cartellini dalla pila degli imprevisti più tardi possibile. La traccia segnata era di quelle che facevano ben sperare: i pari con Spezia e Verona avevano fatto credere che a Novara potesse arrivare la svolta. È avvenuto tutto il contrario, invece, al termine di una prestazione che ha aperto le prime, piccole crepe in un progetto che sembrava diverso rispetto a quello dello scorso anno. Questo pomeriggio, nelle porte chiuse del Mary Rosy di Pontecagnano Faiano, partirà l’operazione “scaccia i tormenti”. Ne ha più di qualcuno, Sannino, dopo il match del Piola. E toccherà a lui, con il lavoro del campo, dirimerli e schierare venerdì sera nell’anticipo contro il Vicenza all’Arechi una formazione ben diversa da quella troppo brutta per esser vera vista nell’ultimo turno di campionato.
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