Una condanna e due assoluzioni per la morte di Cristina Alongi, la donna travolta dal crollo di un albero in via Aniello Falcone al Vomero la mattina del 10 giugno del 2013. Lo ha sentenziato il giudice monocratico Nicola Miraglia del Giudice del Tribunale all’esito del dibattimento; accolte solo in parte le richieste del pubblico ministero Sergio Amato che ha sostenuto l’accusa in giudizio. La condanna è stata disposta per la funzionaria agronoma del Comune di Napoli: un anno e quattro mesi, pena sospesa, per omicidio colposo. L’assoluzione, invece, è stata stabilita per un vigile urbano e un vigile del fuoco, pure loro accusati di omicidio colposo. La famiglia di Cristina Alongi si è costituita parte civile nel processo, assistita dagli avvocati Maurizio Sica ed Eugenio Baffi. La morte di Cristina Alongi, 47 anni, fu una tragedia annunciata. Nelle settimane precedenti al crollo del pino, diversi cittadini segnalarono anomalie sullo stato di salute dell’albero. Ma le segnalazioni caddero nel vuoto. La mattina del 10 giugno 2013 accade l’inevitabile: Cristina era alla guida della sua Fiat Panda gialla quando fu travolta dal pino.
CRONACA
16 settembre 2016
Uccisa da un albero crollato, condannata funzionario del Comune di Napoli