Un’altra notte da cuori forti. Una serata in cui servirà carattere, forza, nervi saldi. E voglia matta di rialzarsi e rimettersi in carreggiata, lasciandosi alle spalle un venerdì terribile. La Salernitana che è ospite del Cesena e che proverà a riscattare il ko di venerdì sera con il Vicenza sembra avere tutto contro: i favori del pronostico, i malumori di una piazza che sembra già stufa, le difficoltà tecnico-tattiche di una squadra ancora alla ricerca di una propria identità. C’è, però, qualcosa in cui sperare. Credere e affidarsi in un momento in cui anche i segni possono dare quel conforto che serve. La “buona stella” della Salernitana si chiama Ricardo Bagadur. Qualcuno si chiederà cosa c’entra il difensore croato passato in estate al Benevento. Il discorso, invece, è più che mai attuale. Perché quella sua zuccata al minuto 94 nell’ultima uscita dei granata al Manuzzi resta un simbolo. Di quella squadra brutta e maledetta capace di conquistare la salvezza soltanto ai playout che, proprio di lunedì sera sul terreno di gioco del Manuzzi riuscì a dare l’abbrivio necessario alla rimonta che ha permesso alla Salernitana di portare a casa la pelle. L’unica vittoria esterna dello scorso campionato che ruppe l’assedio su una squadra che, soltanto qualche ora prima, raccolse l’ennesima delusione del suo cammino cadetto, venendo raggiunta nei minuti di recupero dalla Virtus Entella e uscendo dal campo fra i fischi dell’Arechi. Le similitudini con gli ultimi giorni sembrano innegabili. E se è vero che il destino non bussa mai una volta sola, per la Salernitana c’è da sperare. E concretamente credere nella reazione di una squadra ferita, pronta a trasferire sul campo la rabbia e il nervosismo visto nel post-Vicenza. È un’altra notte da cuori forti…
SPORT
19 settembre 2016
Salernitana a Cesena, c’è una buona stella da seguire…