Reclutavano giovani nigeriane, spesso minorenni, convincendole a lasciare i loro villaggi di origine anche ricorrendo a riti ‘vodoo’, poi le riducevano alla schiavitu’ e le avviavano alla prostituzione in Italia, nel territorio del comune di Firenze. Questa l’accusa per la quale quattro nigeriani sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri. Le indagini, condotte dai carabinieri di Firenze, sono iniziate nel luglio del 2016. Secondo quanto ricostruito, le ragazze, scortate da uomini armati che spesso abusavano di loro, venivano trasferite dalla Nigeria in Libia attraverso viaggi in pullman e moto che potevano durare anche alcuni mesi, poi fatte salire sui barconi diretti in Italia. Una volta giunte a destinazione, venivano prese in consegna da connazionali, avvisati del loro arrivo dai familiari, e avviate alla prostituzione. Per costringerle a prostituirsi, venivano ricattate anche con riti ‘vodoo’ fatti da stregoni in Nigeria usando dei loro effetti personali. Venivano private della liberta’ personale e private di ogni contatto esterno, ad eccezione dei rapporti con i loro clienti. In alcuni casi, secondo quanto accertato dagli investigatori, private anche dei loro vestiti e costrette ad indossare sempre i ‘costumi’ usati per esercitare. Tra i luoghi dove venivano fatte prostituire, il parco delle Cascine a Firenze. Per i fermati le accuse sono tratta di persone, riduzione in schiavitu’ e sfruttamento della prostituzione. Tre di loro, due uomini e una donna, sono stati rintracciati nell’appartamento dove risiedevano, a Montecatini Terme (Pistoia). Un quarto indagato fermato a Montesilvano (Pescara), dove era ospite di un centro di accoglienza per immigrati
CRONACA
20 settembre 2016
Riti vodoo per farle prostituire: 4 fermati