Il turno infrasettimanale conferma la leadership del Cittadella che, pur non esaltando dal punto di vista della prestazione, passa ad Avellino inguaiando i biancoverdi ed il suo allenatore. Gli irpini sono relegati irrimediabilmente in fondo alla classifica e non è escluso che a pagare, secondo una pessima moda in auge nel calcio italiano, possa essere il pur bravo Mimmo Toscano. Il calendario in questo frangente non lo aiuta. Non se lo meriterebbe, l’organico a sua disposizione non è competitivo per la categoria. Il suo errore, ove si dovesse parlare di colpe, è stato soltanto quello di aver accettato la situazione attuale senza imporsi per farsi fare la squadra.
Irpini che non sono aiutati dagli episodi, attraversano, tra l’altro, un periodo particolarmente delicato. Commettono errori pacchiani, quasi impossibili, che ne penalizzano il percorso. Il rigore sbagliato da Ardemagni rappresenta l’esempio più calzante.
Valoti ed il “pazzo” Pazzini trascinano alla vittoria il Verona sul difficile campo di Ferrara. Il campionato sembra ripetere il cammino della scorsa stagione. Cittadella (rivelazione) al posto del Crotone ed Hellas (conferma) che sostituisce il Cagliari. Da queste prime battute sembra che le due squadre, al vertice attuale della classifica, possano recitare il ruolo delle protagoniste.
Non meraviglia che nel lotto delle pretendenti alla zona play off ci siano Benevento e Pisa. La squadra di Barone getta alle ortiche l’opportunità di rimanere al secondo posto. Un “disgraziato” intervento, in area, a braccia larghe di Lucioni regala alla Pro Vercelli il rigore del momentaneo vantaggio. Inutile la supremazia territoriale esercitata dai giallorossi nel corso della partita. Qualche indecisione a centrocampo dove si è sentita la mancanza, improvvisa, di De Falco.
Il Pisa non prende gol. E non ne fa. Ma ha già racimolato otto punti. Il merito principale di “ringhio” Gattuso è quello di aver trasmesso alla squadra la sua determinazione. Allontanando i calciatori da tutti i problemi societari che tutt’ora assillano Fabrizio Lucchesi e compagni. Con un punto interrogativo. Alla fine arriveranno quei benedetti soldi per rendere concreto il passaggio di proprietà?
Bari e Frosinone secondo le aspettative. Cesena, Carpi, Trapani e Novara al di sotto. Possono tutte riscattarsi a primavera. Sorprende il cammino della squadra allenata da Serse Cosmi. Cinque gare, cinque pareggi. Vive nel limbo del campionato. Il percorso del Perugia è per il momento costellato da mille incertezze.
Sannino sorseggia un brodino caldo a Cesena. Gli permette di corroborarsi e prendere fiato. Anche se sorprendono alcune sue scelte. Dà sempre la sensazione di leggere troppo i giornali, di piantarsi davanti al piccolo schermo e di seguire eccessivamente i pareri del web. Contesta, sbagliando, l’opinione degli addetti. Sembra aver dimenticato che in questo ambiente (quello del calcio) il più bravo non esiste, ma è, da sempre, quello che sbaglia di meno. Ponga attenzione che sabato, all’Arechi, arriva l’imbattuto Trapani.