“Se parli finisci all’inferno”: con questa minaccia un sacerdote pedofilo si garantiva il silenzio del ragazzino di 14 anni di cui abusava sessualmente. Il prete è ai domiciliari dal 14 giugno, su ordinanza del giudice per le indagini preliminari: sequestrati preservativi e creme. Al centro della terribile vicenda il parroco di Corna di Darfo e Bessimo, paesini della Val Camonica in provincia di Brescia. Si tratta del 55enne don A.B.. L’adolescente, nel corso dell’incidente probatorio, ha ricostruito le violenze – due al mese – subìte nella cucina dell’abitazione del religioso da gennaio 2015 fino al 31 maggio di quest’anno, pochi giorni prima dell’arresto del sacerdote. Nella casa del sacerdote, sono stati sequestrati preservativi (nascosti nella cassaforte), creme lubrificanti e una coperta imbottita sulla quale sarebbero avvenuti gli abusi. Il 14enne non sarebbe l’unico a puntare il dito contro il religioso. Secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera” ci sarebbe anche un’altra persona ad accusarlo: si tratta di un ragazzo che oggi ha 35 anni, ma che ne aveva 9 al momento degli abusi, mentre il sacerdote ne aveva 29 anni.
CRONACA
25 settembre 2016
“Se parli finisci all’inferno”, sacerdote pedofilo minaccia la sua vittima 13enne