Bello, feroce, abile anche a saper soffrire a inizio partita, poi incontenibile e infine distratto. Non si fa mancare nulla il Napoli nel suo debutto al San Paolo in Champions League, travolgendo il Benfica per 4-1 in quella che diventa la serata delle grandi conferme e delle belle novità per Sarri.
Bello, feroce, abile anche a saper soffrire a inizio partita, poi incontenibile e infine distratto. Non si fa mancare nulla il Napoli nel suo debutto al San Paolo in Champions League, travolgendo il Benfica per 4-2 in quella che diventa la serata delle grandi conferme e delle belle novità per Sarri.
Bello, feroce, abile anche a saper soffrire a inizio partita, poi incontenibile e infine distratto. Non si fa mancare nulla il Napoli nel suo debutto al San Paolo in Champions League, travolgendo il Benfica per 4-2 in quella che diventa la serata delle grandi conferme e delle belle novità per Sarri.
Gli azzurri pagano un po’ l’impatto con la Champions, concedendo due occasioni in avvio ai portoghesi, la prima con una palla rasoterra messa con forza al centro da Semedo che Reina ha rimesso in gioco costringe Callejon ad allontanare, poi con una forte conclusione di Mitroglu che ha costretto il portiere degli azzurri a un grande intervento. Dopo appena 11’ Sarri è costretto a sostituire Albiol, vittima di un problema muscolare con Maksimovic, al suo debutto. Un errore di Koulibaly libera poi al tiro Almeida, ma gli azzurri si rifugiano in angolo. Il Napoli, però, sblocca la partita al 20’ e da allora si mette tutto in discesa: corner di Ghoulam, una spina nel fianco nella retroguardia lusitana, Hamsik anticipa tatti sul primo palo e segna la rete dell’1-0. Il capitano sul finale di tempo perde palla concedendo un’occasione a Pizzi, ma il debuttante Maksimovic ci mette il corpo e rimedia. Nella ripresa sale in cattedra Mertens: si procura una punizione costringendo al fallo Lisandro Lopez, poi batte dal limite e insacca con un pallonetto che non dà scampo a Julio Cesar. Il portiere brasiliano, poi, deve atterrare Callejon e quando Milik va dal dischetto trasforma lasciando di stucco il portiere. Julio Cesar è la brutta copia del portiere che ha vinto il triplette con l’Inter, uscendo male su un cross di Hysaj e lasciando a Mertens la possibilità di insaccare in rete per il 4-0 che sancisce la sua personale doppietta. Anche Milik potrebbe realizzare il suo secondo gol, ma quando Julio Cesar respinge male riesce a calciare clamorosamente alto. Errore di concentrazione, ma il peggiore è quello di Jorginho che sbaglia clamorosamente un retropassaggio innescando Guedes che arriva a tu per tu con Reina e segna la rete del 4-1 dribblando il portiere azzurro. Nel finale, sardi fa debuttare anche Giaccherini, che ha completamente superato i problemi fisici di inizio stagione. Il Benfica ha comunque una reazione d’orgoglio e su un errore di Ghoulam, tra i migliori in campo per la spinta incessante offerta sulla sinistra, Salvio si inserisce e segna la rete del 4-2 a pochi minuti dalla fine. Stacca un po’ la spina la squadra di Sarri e subisce l’orgoglio lusitano, ma alla fine il Napoli può festeggiare. Dopo due giornate è a punteggio pieno, in fuga per il pari tra Besiktas e Dinamo Kiev.