L’operazione riscatto è iniziata con la prima seduta della nuova settimana di lavoro della Paganese. Appuntamento a Messina, posto speciale per Gianluca Grassadonia, uno che lì ha allenato e che ha lasciato buoni ricordi e tante amarezze. Ma sarà soprattutto la squadra chiamata all’appuntamento. Deve recuperare fuori, ancora una volta, terreno e punti persi in casa. L’anno calcistico scorso Messina-Paganese, giocata a febbraio, divenne una sorta di caso, di partita attenzionata per flusso di scommesse. Finì 2-2: aprì Carcione, pareggio per i padroni di casa Barisic, la Paganese riandò in avanti con Deli, poi il clamoroso autogol del giovane Acampora siglò il definitivo pareggio. Di quella Paganese, oltre a Grassadonia ed a Bocchetti passato dal campo alla scrivania, sono rimasti in pochi: Marruocco, Deli e Cicerelli erano titolari quel giorno e lo saranno anche domenica prossima.
Restando in tema di disponibili, non ci sono novità dall’infermeria: d’altra parte era chiaro che lo stop di Iunco non sarebbe stata di breve entità, anzi nelle prossime ore per lui ci saranno ulteriori approfondimenti specialistici. Bisognerà arrangiarsi ancora, forse cambiando nuovamente modulo, probabilmente variando qualche pedina.
Scalpitano Celiento e Zerbo per un’altra chance in avanti mentre nelle retrovie potrebbe tornare utile la fisicità di Mansi: il difensore di Ravello, dopo l’ottima scorsa stagione con la Cavese in serie D, scalpita per un’occasione da protagonista anche in Lega Pro. A centrocampo, invece, si potrebbe ipotizzare l’ennesimo mutamento di compiti per Cicerelli, il più in palla in assoluto di questi tempi. Grassadonia proverà a chiudere il cerchio nelle prossime ore, così da avere chiaro il quadro per la nuova prova del nove.