Erano riusciti ad ottenere in subappalto i lavori, dal valore di alcuni milioni di euro, per il collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa versando mazzette a Davide Lonardoni, dirigente di Nord_Ing, societa’ del gruppo Fnm, gli imprenditori, tra cui alcuni ritenuti vicini alla ‘ndrangheta, arrestati oggi assieme allo stesso manager e ad altre persone nell’ambito dell’ inchiesta della dda milanese e condotta dalla Guardia di Finanza. E’ quanto ha ricostruito l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Alessandra Simion, su richiesta del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Bruna Albertini. Secondo l’indagine, le diverse societa’ operative nel settore dell’ edilizia, di cui si avvaleva il gruppo di imprenditori finito nel mirino della Procura, sebbene apparentemente prive di legami tra loro, poiche’ dotate di assetti formalmente autonomi, in realta’ avrebbero fatto parte di un vero e proprio “sistema” utilizzato per alternarsi nell’aggiudicazione di subappalti con cadenza biennale, “Sistema” che ruotava attorno all’imprenditore bergamasco, ora in carcere, Pierino Zanga (definito il “dominus”), e che aveva lo scopo di eludere eventuali controlli di natura fiscale. “Nessuna societa’ del Gruppo Fnm e’ coinvolta nell’indagine della Procura di Milano. Un dipendente di una delle societa’ del Gruppo e’ interessato dall’indagine a titolo personale. Non si tratta di un dirigente”. E’ quanto dichiara il presidente di Fnm Spa Andrea Gibelli a proposito degli arresti eseguiti oggi nell’ambito dell’inchiesta della Dda milanese e che, tra l’altro, riguardano presunte Tangenti per i lavori in subappalto per a realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 1 e il Terminal 2 di Malpensa. Per la vicenda e’ finito in carcere, tra gli altri, Davide Lonardoni e agli arresti domiciliari Massimo Martinelli, entrambi di Nord_Ing, societa’ del gruppo.
CRONACA
3 ottobre 2016
Tangenti a Malpensa, arrestate persone vicine alla ‘ndrangheta