Dopo la richiesta di archiviazione presentata per 215 dipendenti dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, la Procura chiude l’indagine a carico di altri 108 presunti assenteisti che si aggiungono ai 203 raggiunti da avviso di garanzia nell’ambito di altri filoni dell’inchiesta sull’assenteismo all’interno del nosocomio di via San Leonardo partita con l’operazione “Just in Time” del settembre 2015 per la quale 15 tra infermieri e caposala rischiano processo e condanna. La contestazione, per tutti, è di presunta truffa allo Stato e violazione del decreto Brunetta. Per il sostituto procuratore titolare dell’indagine Francesco Rotondo, avrebbero timbrato il badge della presenza sul posto di lavoro ma sarebbero stati altrove. Il cartellino, come avvenuto per le precedenti contestazioni, sarebbe stato “smarcato” da colleghi compiacenti. Il monte ore “anomalo” su cui si sono soffermati gli inquirenti sarebbe di quasi mille, distribuito tra le 8 e le 35 ore per ogni dipendente (non ci sono contestazioni per gli mpiegati del settore amministrativo e la Torre Cardiologica). Degli 856 (su 900) lavoratori sottoposti a indagine, 215 per il sostituto procuratore non c’è bisogno di procedere in quanto avrebbero commesso «piccole infrazioni» che potrebbero interessare la giustizia contabile e il Tribunale civile. Restano, a questo punto, altre 415 posizioni da verificare e per molte delle quali ci potrebbe essere un’altra richiesta di archiviazione. Che, naturalmente, dovrà essere valutata dal giudice delle indagini preliminari.
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