Lo “spezzatino” settimanale della serie B inizia con l’anticipo serale tra Cesena e Spal. Per la prima volta, negli ultimi anni, i romagnoli si vedono coinvolti nelle zone basse della classifica. Un passo falso anche nella serata del 14 ottobre metterebbe in discussione Massimo Drago. In questa stagione, le prestazioni dei bianconeri, al Manuzzi, non hanno mai convinto il palato fine del pubblico cesenate.
Brutto mestiere quello dell’allenatore. Precario per natura. Mai disfare le valige, insegnano infatti a Coverciano. In Lega Pro, esperienza degli ultimi giorni, ne sa qualcosa Aldo Papagni. Cacciato all’indomani della sconfitta di Catanzaro pur essendo in linea con le aspettative di inizio stagione, ma con l’addebito di un gioco troppo “utilitaristico” e non gradito alla piazza. Papagni domenica prossima avrebbe festeggiato le 100 presenze sulla panchina ionica. La sua delusione è indescrivibile.
In serie B, per rimanere in argomento, la nona di campionato mette a dura prova i garretti di più di un tecnico. Quello con il fondo schiena sulla graticola, più degli altri, è Mimmo Toscano. Ufficialmente ha ricevuto un termine di tre gare, nelle quali dovrebbe portare a casa sette punti, nella realtà dovesse l’Avellino inciampare già nella partita di sabato prossimo con lo Spezia sarebbe costretto ad allontanarsi dall’Irpinia.
La posizione di Serse Cosmi a Trapani non è migliore. I granata sono gli unici che, in questa stagione, non hanno ancora assaporato il gusto della vittoria. Nonostante le dichiarazioni di facciata qualcosa deve essersi incrinato. Cosmi ,da tutti ritenuto un “duro”, inattaccabile sia dal punto di vista caratteriale che da quello emotivo, ha dato negli ultimi periodi segnali di una sensibilità inaspettata. Accusa il peso delle responsabilità nel rapporto con l’ambiente e con i tifosi. Non è escluso che si senta “orfano” dopo la partenza di Daniele Faggiano per Palermo. Rimanesse imbrigliato nelle trame della Ternana la sua posizione, sulla panchina dei granata, non sarebbe più molto certa.
Rischia anche Alfredo Aglietti. L’Ascoli ospita il Verona. Un cliente niente affatto piacevole. Presagio di una gara spigolosa e difficile da gestire. Il “pazzo” Pazzini ha ritrovato con continuità la via del gol. Non fa distinzione se deve realizzare su azione o dal dischetto. Lo score dei bianconeri è preoccupante, in casa hanno vinto una sola volta e sono uno degli attacchi meno prolifici del campionato. Aglietti è messo sotto esame dai suoi risultati.
Tra color che stan sospesi anche Roberto Boscaglia. Il Novara, nelle quattro gare disputate lontano dal “Piola” è stato sempre sconfitto. Lo scorso anno Barone aveva fatto della difesa azzurra una roccaforte. In questa stagione ha già subito 10 reti. Dovesse perdere il derby con la Pro Vercelli suonerebbero, anche per il pur bravo Boscaglia i primi campanellini d’allarme.
Non respira aria migliore Vincenzo Vivarini in viaggio con il Latina verso Carpi. Una trasferta tosta. Le squadre allenate da Fabrizio Castori sono, da sempre, cattive clienti. Subiscono molto i nerazzurri laziali che in trasferta hanno sin qui racimolato soltanto due punti. Sul fondo classifica sono raggruppate nove squadre il soli tre punti. Un suo ulteriore passo falso avvicinerebbe Vivarini all’esonero.
Giuseppe Sannino merita una valutazione a parte. La splendida prestazione offerta dalla Salernitana, contro il Benevento, ha restituito un po’ di serenità all’allenatore dei campani. I granata, in trasferta, non hanno però mai offerto prestazioni convincenti. Un punto all’esordio con lo Spezia ed un altro a Cesena dove la Salernitana ha forse disputato la partita peggiore di questa stagione. Indispensabile una inversione di rotta. Promuoverebbe tutti. Anche Giuseppe Sannino che andrebbe così al riparo da qualsivoglia incomprensione tattica e potrebbe fare un pensierino per disfare la valigia.