Maurito Icardi, Wanda Nara, gli ultrà dell’Inter. La fascia di capitano e “Sempre Avanti”, il libro autobiografico scritto (a più mani) dal bomber argentino. I fiumi di inchiostro che sono scorsi sulla vicenda può essere classificato come un “magistrale” spot pubblicitario per quella pubblicazione. Non ci fosse stato tanto clamore, alimentato dalla reazione dei più accesi tifosi nerazzurri e non se ne fosse tanto parlato a livello di prime pagine, quello scritto avrebbe mosso uno scarso interesse generale. Forse sarebbe passato inosservato. I cori da stadio, gli striscioni di contestazione, l’attesa degli ultrà sotto casa del bomber, i titoli da prima pagina, lo spazio riservatogli nei tanti telegiornali hanno invece funzionato da sontuoso messaggio pubblicitario. Già si parla di una seconda ristampa dalla quale verrà esclusa la pagina “incriminata”. La prima pubblicazione, come si usa in una collezione di rari francobolli, diverrà pertanto un cimelio “prezioso” da custodire gelosamente.
Icardi, per quella pagina poco felice del suo libro, verrà multato. Rimarrà però ancora il capitano. Un po’ di bastone ed un po’ di carota. Il club, anche se con colpevole ritardo, è intervenuto. Possibile che nessuno, all’interno della Società, sia stato informato della imminente pubblicazione del libro e dei suoi contenuti? Che nessuno abbia letto in anteprima quella autobiografia? L’onta nei confronti della curva va in qualche modo cancellata. Questo è l’unanime pensiero della dirigenza. Il rapporto tra il giovane attaccante e l’immenso popolo degli interisti va resettato e rimodulato. Il grande patrimonio del tifo nerazzurro non va sperperato per le arroganti assurdità scritte da un ragazzo di 23 anni. Si perché non bisogna dimenticare la giovane età del capitano interista e la sua cultura popolare. Con il beneficio del dubbio. Il libro è stato scritto a più mani. Viene da chiedersi a chi può appartenere la mente fertile che ha consigliato Maurito a ritornare, rimembrando, su quel momento tanto contrastato della sua esperienza nerazzurra. Quella partita, malamente persa a Sassuolo, ebbe strascichi polemici notevoli proprio per l’acceso confronto dialettico, avvenuto al termine della gara, con alcuni rappresentanti della curva interista.
Il club ha però anche l’imperativo di un’altra necessità. Tutelare il proprio patrimonio. E Maurito Icardi nelle poste di bilancio dell’Inter è iscritto con una cifra a molti zeri. Solo un paio di mesi addietro, nella trattativa avviata con il Napoli, era stato valutato intorno ai 60 milioni di euro. Il corteggiamento di Aurelio De Laurentiis, ad un certo punto della vicenda, era diventato assiduo. Sostituire il “pipita” non era facile. Wanda Nara, forse stanca della sua residenza milanese e forse desiderosa di nuove esperienze personali, caldeggiava quella soluzione. Indiscrezioni di corridoio insinuavano la possibilità di una sua partecipazione ad uno degli imminenti cinepanettoni prodotti dal presidente del Napoli. E lei sembrava gradire quel percorso.
Il futuro è al momento tutto da ridisegnare. L’ostracismo dei tifosi nerazzurri nei confronti di Maurito è ormai dichiarato. Il rapporto potrà essere ricostruito soltanto a suon di gol, ma non potrà mai più essere di “amore” vero. Ove, in verità, lo fosse mai stato. La nuova stagione se non direttamente alla riapertura invernale del “mercato” (De Laurentiis come sta Milik?) si apriranno prospettive di carriera completamente diverse per l’indomito attaccante argentino. Nella scelta saranno decisivi i consigli di chi gli vive accanto.
Mai come in questo caso è più appropriato quel detto francese: chercez la femme. Wanda dove sei? Meglio ancora, dove ti porta il cuore?