Una promozione con la Salernitana, dalla fu Seconda Divisione alla Prima, un’altra in serie B, con l’Entella, dove Matteo Guazzo si trasferì nel gennaio 2014 proprio dopo aver “rotto” con l’ippocampo. Il derby calcistico del “principe” finisce in parità, ma in quanto a sentimenti non c’è storia. «Nessun “derby” – sorride -. Sono molto più legato al ricordo di Salerno, resto il primo tifoso della Salernitana», esordisce l’attaccante ora in forza al Parma, che nonostante l’agguerrita concorrenza (Evacuo e Calaiò sono un lusso per la Lega Pro), sta riuscendo a ritagliarsi il suo spazio, come testimonia la rete messa a segno sabato con i crociati. «Sicuramente tiferò per la squadra di Sannino, è un ottimo allenatore che riesce anche a far esprimere un buon gioco alle proprie squadre. Il reparto offensivo alla lunga farà compiere alla Salernitana il salto di qualità, con Rosina, Donnarumma e Coda c’è da dormire sogni tranquilli».
Guazzo, però, non si fida della formazione ligure, nella quale tra l’altro militano ancora alcuni eroi della storica promozione in serie B. «Ci sono Iacoponi (che l’anno scorso punì i granata a tempo scaduto, ndr) e Troiano, li conosco bene e siamo amici. Ma dico di stare attenti a Caputo e Cutolo, sono i più pericolosi». Una squadra tignosa, così la definisce il centravanti piemontese che fa dell’Arechi il fattore in più per i granata. «Conosco molto bene ciò che questo stadio e questi tifosi possono dare, il campionato di B è lunghissimo, bastano un paio di vittorie per spiccare il volo. Verona a parte, la Salernitana può giocarsela con chiunque. Occhio all’Entella, però. E’ la classica squadra difficile da affrontare. Organizzata, compatta, pericolosa in avanti. Un “Chievo” dei cadetti».
Anche a distanza di anni, l’ex attaccante principe della Salernitana, che in coppia con Ginestra ha contribuito alla risalita dell’ippocampo, gioca a fare anche il pronostico del match di sabato all’Arechi. «Secondo me finirà in pareggio, dico 1-1 anche se il mio cuore è rimasto a Salerno. Lì ho lasciato tanti amici, l’esperienza in granata è una delle più belle della mia carriera. Appena avrò qualche giorno libero tornerò sicuramente come ho fatto l’anno scorso in occasione di Salernitana-Bari».