In India alcuni negozi vendono per meno di un euro centinaia di video degli stupri di gruppo. Il loro prezzo varia a seconda della “esclusività” delle immagini. I video di alcuni stupri di gruppo sono stati messi in vendita nello Uttar Pradesh, uno Stato nel nord dell’India. A riportare la notizia la testata Times of India che ha indagato sul commercio illegale dei video con le violenze sessuali alle donne indiane. Proprio sotto il naso della polizia – denuncia l’inchiesta del Times of India – ogni giorno si vendono centinaia, forse migliaia, di questi video. La loro durata varia dai 30 secondi fino ai 5 minuti. A seconda della “esclusività” del clip, il loro prezzo oscilla 50 a 150 rupie (da 0,60 a 1,5 euro). Gli stupratori non si limitano quindi a violentare le donne ma registrano lo stupro sui loro telefoni e lo usano come strumento di ricatto per costringere le vittime al silenzio.
Secondo il giornale indiano, i video vengono venduti sottobanco a persone che arrivano su “raccomandazione” di un altro cliente. Ciò nonostante Il commercio illegale di questi autentici “snuff movie” è sempre più dilagante in India. Verrebbe da dire che va di pari passo al numero sempre maggiore di violenze che colpisce le donne indiane.