Il Verona, anche nella giornata meno lucida, allunga sulle avversarie. Mostra i muscoli a tutte le avversarie e porta a 7 i punti di vantaggio sulla terza . Il “pazzo” Pazzini, anche contro la Pro Vercelli, trova l’occasione per mimare il gesto che invita tutti a guardare la bellezza dei suoi gol.
Dalla seconda alla decima vincono soltanto Spezia e Spal. La sconfitta interna del Cittadella annuncia la resa dei patavini, in procinto di essere risucchiati dal folto gruppo delle inseguitrici. Fabrizio Castori soccombe a Ferrara dopo che la sua squadra ha sprecato, specialmente nel primo tempo, l’impossibile. Le altre pretendenti alla promozione diretta (quel secondo posto) ed ai play off sono tutte raggruppate il 5 punti.
Perugia allunga la serie positiva e coglie un bel pareggio a Benevento. I sanniti, un punto in tre partite, sembrano aver smarrito lo smalto di inizio campionato. A loro giustificazione i due legni colpiti, a portiere avversario battuto, che ne impediscono la corsa alla vittoria.
Sale la Spal, come detto, dove spiccano il figlio d’arte Zigoni ed il giovane, scuola Juve,Cerri. Al giorno d’oggi rifilare tre gol al Carpi denota qualità tattica e temperamento. Sale anche il Bari che nella mezz’ora finale rifila una tripletta al Trapani. Un risultato, la sconfitta, che il battagliero Serse Cosmi non accetta per la arrendevolezza dimostrata, in campo, dai suoi.
Nei bassifondi della classifica la situazione è ancora più fluida. Dai 12 punti del Brescia ai 9 di Avellino e Ternana ci sono 10 squadre. Cacia rivitalizza l’Ascoli, il suo gol d’autore porta i bianconeri fuori dalla zona retrocessione. Respira anche Boscaglia, il Novara batte di misura l’Avellino. Irpini di nuovo all’inferno e Mimmo Toscano ancora sulla graticola.
Soddisfatti Drago e Bisoli. Il Cesena acciuffa meritatamente il pareggio a tempo scaduto per una sciocchezza di Meccariello. Il difensore della Ternana al 95mo atterra maldestramente in area Djuric. Ciano si occupa della trasformazione dal dischetto. Il Vicenza soddisfa nella prestazione il suo dirompente allenatore che con la politica dei piccoli passi si avvia in posizioni di classifica più tranquille.
Le note dolenti sono per Trapani, Avellino, Ternana, Vicenza, Ascoli e Novara. Vengono dalla scarsa capacità realizzativa dei loro attaccanti. Tutti al minimo storico dopo dieci giornate di campionato. Mancano all’appello dei bomber Castaldo e Raicevic ancora non al meglio della condizione. Rischia Vivarini a Latina. I nerazzurri coinvolti nella lotta per non retrocedere hanno vinto una sola partita ed hanno una delle peggiori difese del torneo.
Ancora un errore della distratta difesa della Salernitana. Punita in apertura di gara per uno svarione in disimpegno di Vitale. Il veemente secondo tempo riabilita la prestazione dei granata che pareggiano con Coda. Un palo colpito da Zito in over time “strozza” in gola l’urlo di esultanza della curva dell’Arechi. Sannino giunto a quota 11 può permettersi, con cautela, di respirare.
Il romanzo del campionato degli italiani è comunque ancora alle prime pagine. Mancano da scrivere 32 capitoli di una storia appassionante. Verona, padrona della scena, recita già da Oscar. Trapani e Avellino rischiano di essere relegate a semplici comparse. La palma dei migliori attori non protagonisti (in campo) a tutta la curva dell’Arechi.