Non solo si erano specializzati nella produzione di banconote false, ma avevano fidelizzato un vasto giro di clienti cui rivendevano il denaro contraffatto. Sono finiti in manette dieci persone su mandato del Gip di Napoli nell’ambito di una inchiesta avviata dalla terza sezione (Reati di criminalità economica) della procura partenopea. Fra i dieci arrestati (di cui sono stati resi noti solo 9 nominativi) ci sono tre donne. Tutti dovranno rispondere di associazione per delinquere, falsificazione di monete, spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate e spaccio di sostanze stupefacenti. Le banconote falsificate erano di vario taglio e sono state diffuse in modo capillare in tutta la provincia di Napoli creando, sottolinea una nota della procura a firma dell’aggiunto Fausto Zuccarelli, un illecito giro di affari milionario. Il procuratore insiste sulla solidità del sodalizio criminale strutturatosi per la falsificazione di euro e dollari falsi. Si era arrivati al punto da concedere dilazioni nei pagamenti come corresponsione del prezzo delle banconote “così come dimostrano i numerosi solleciti da parte di alcuni degli indagati nei confronti di acquirenti morosi”. Ulteriore punto di forza dei criminali è stato il vincolo parentale tra un buon numero di essi. Circostanza che ha semplificato il ricambio al vertice dopo una serie di provvedimenti restrittivi.
CRONACA
3 novembre 2016
Napoli. Falsificavano e vendevano banconote false: 10 arresti