Stalking, minacce di morte e percosse. Reati che sono costati una condanna a 4 anni di reclusione per Raffaele Merolla, 41enne di Boscoreale. E’ quanto hanno deciso i giudici della Prima Sezione penale (presidente Anastasio, a latere Cozzitorto e Ambrosino) del Tribunale di Torre Annunziata che hanno optato per una condanna più mite rispetto alla richiesta del Pubblico Ministero Emilio Prisco, il quale aveva invocato otto anni di reclusione per il 41enne boschese. Al contrario i giudici, accogliendo le istanze della difesa (rappresentata dagli avvocati Gennaro Pecoraro e Antonio Aiello), hanno assolto l’imputato dall’accusa di violenza sessuale. Così lo “sconto” di pena e la condanna a 4 anni di reclusione che Merolla sconterà agli arresti domiciliari, ai quali era già sottoposto. Nello stesso tempo, i Giudici si sono poi riservati novanta giorni di tempo per le motivazioni. Nel corso del procedimento la donna ha raccontato di quell’inferno vissuto durante i dieci anni di vita coniugale. Ad ogni occasione e per futili motivi – secondo quanto emerso nel corso delle indagini -, l’uomo l’aggrediva e la minacciava di uccidere lei e il loro bambino minore nel caso in cui lo avesse denunciato alle forze dell’ordine. In numerose occasioni, l’avrebbe colpita con pugni e calci e con oggetti vari che aveva a portata di mano, impedendole di uscire di casa e di frequentare familiari. Addirittura le controllava il telefono cellulare e l’accusava di avere svariati amanti.Un inferno continuo con il quale la donna era costretta a convivere. Poi la decisione e il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri. Secondo l’accusa, l’uomo l’avrebbe addirittura costretta a rapporti sessuali. Accusa quest’ultima che però è caduta. Alla fine i giudici del Tribunale di Torre Annunziata hanno optato per una condanna a 4 anni di reclusione.
CRONACA
14 novembre 2016
Boscoreale. Stalking e percosse all?ex moglie, condannato