Le orecchie di Maurizio Sarri saranno ancora allietate da quella musichetta tanto cara, familiare. Quell’inno Champions che per la prima volta ha ascoltato a Kiev, a settembre. Dopo la vittoria ottenuta martedì contro il Benfica, conquistata a Lisbona con una facilità quasi imbarazzante, per gli azzurri si sono spalancate le porte degli ottavi. Un traguardo che sotto al Vesuvio mancava ormai da cinque anni. Gli ultimi successi nella competizione più prestigiosa d’Europa risalgono ai tempi di Mazzarri in panchina, quando il tecnico di San Vincenzo era una vera forza della natura col trio composto da Hamsik-Lavezzi-Cavani. Un periodo magico che i napoletani non hanno mai dimenticato, soprattutto la notte del 13 marzo del 2012, notte nella quale gli azzurri dissero addio al sogno di strappare al Chelsea il pass per i quarti di Champions. Fu l’ultima volta per il Napoli in quella competizione. Sì, perché nel biennio con Benitez le cose non sono andate per il verso giusto. In appena un anno e in un colpo solo, Sarri ha già demolito il suo predecessore: lo spagnolo è stato eliminato nella stagione 2013-14 ai gironi con un super bottino di punti, 12, più di quelli che sono serviti a Sarri quest’anno per accedere agli ottavi. L’anno successivo andò peggio: il Napoli di Benitez fu eliminato ai preliminari di Champions League contro l’Atletico Bilbao tra i fischi della tifoseria napoletana. La musica attuale è completamente diversa. Del resto Sarri ha già riscritto la storia ancor prima di conoscere quale sarà il prossimo avversario nella massima competizione europea. Sì, perché il Napoli per la prima volta è passato da primo in Champions. Non era mai successo in precedenza. Un traguardo che non è passato inosservato agli occhi di De Laurentiis, apparso ieri tranquillo come non mai al rientro a Capodichino insieme ai suoi eroi. Fila tutto liscio adesso. Soprattutto ora che è tornata la quiete. Sarri ha iniziato a dare ascolto alle indicazioni del presidente degli azzurri. Prima ha lanciato Rog nella mischia, così come voleva il patron del Napoli, poi si è deciso a garantire un maggiore turnover. Così è rinato soprattutto il centrocampo, non più in affanno tra i vari cambi assicurati con Rog, Zielinski e Diawara. Anche in attacco, complice l’assenza di Mertens con l’Inter, Sarri ha iniziato a guardare con occhi diversi Manolo Gabbiadini. E chissà che non sia l’inizio di una nuova favola europea, una favola che proseguirà a febbraio. In primavera Sarri e De Laurentiis avranno nuove risposte in questo cammino che fino a poco tempo fa sembrava lontanissimo, improbabile. Ma al toscano piacciono particolarmente le imprese.
SPORT
8 dicembre 2016
Il Napoli riscrive la storia: Sarri “demolisce” Mazzarri