Torre del Greco. C’era una volta l’intoccabile di palazzo Baronale, la first lady del municipio, la “sindaca” in pectore. Stellette conquistate sul campo, attraverso il duro lavoro con cui il vicesindaco Romina Stilo si è guadagnata la definizione di «più grande sorpresa politica – parole pronunciate direttamente da Ciro Borriello – degli ultimi trent’anni a Torre del Greco».
Era il 30 ottobre, praticamente una vita fa. Il referendum sulla riforma costituzionale ha decretato la fine di Matteo Renzi e l’inizio di un nuovo sogno per l’ex deputato di Forza Italia: rientrare in parlamento dalla porta principale. Un sogno illustrato dal chirurgo plastico con la passione per la politica durante il summit dell’Immacolata con lo “zoccolo duro” della maggioranza di palazzo Baronale: «Dobbiamo essere pronti a tutto», il messaggio lanciato da Ciro Borriello. Disponibile, addirittura, a sacrificare la sua pupilla sull’altare delle trattative: «Se la carica di vicesindaco può rappresentare un incentivo per qualcuno, sarà a disposizione», l’impegno del primo cittadino.
Alberto Dortucci
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