Teresa Buonocore, Gigi Sequino e Paolo Castaldi, Giancarlo Siani, Silvia Ruotolo, Marcello Torre, Simonetta Lamberti, Mena Morlando e tanti altri. Persone che sono diventati parte di quell’elenco di 360 vittime di criminalità in Campania, di cui sono stati scelti (per volontà dei familiari, che hanno dato il consenso) 123 volti della mostra Non invano ideata dalla Fondazione Polis della Regione Campania. Una mostra che, fino a un anno fa, campeggiava sulla facciata di Palazzo Reale a Napoli e che ora, dopo la bocciatura della Soprintendenza, è diventata una App. Si è svolta ieri, presso la sede della Fondazione Polis, la presentazione della applicazione per smartphone: 123 storie di vittime innocenti della criminalità lette da rappresentanti del mondo della cultura e dello spettacolo del territorio regionale particolarmente sensibili al tema in questione, tra cui Maurizio De Giovanni, Gigi & Ross, Alessio Vassallo, Veronica Mazza, Francesca Rondinella, Valentina Minzoni, Tueff, Nando Misuraca, Diego Valentino Venditti, Daria D’Aloia, Lucariello, Salvatore Presutto. L’app nasce nel solco del progetto di sensibilizzazione Non invano (promosso dalla Fondazione Polis, da Libera e dal Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità), attraverso il quale le foto delle vittime della violenza criminale in Campania sono state affisse sulle facciate di Palazzo Santa Lucia, all’esterno di Palazzo Reale a Napoli e della Reggia di Caserta, per fare memoria di tutti gli innocenti uccisi dal crimine e tenere accesi i riflettori sul tema della tutela giuridica delle vittime. Cliccando sugli scatti, si accede alle singole storie raccontate da artisti e scrittori. Sotto i file audio, il testo in italiano e in inglese con la mappa dei luoghi della memoria, dedicati appunto alle vittime innocenti della criminalità, in continuo aggiornamento. All’iniziativa, insieme a una delegazione dei familiari delle vittime innocenti della criminalità e dell’Istituto scolastico Ferraioli, sono intervenuti il presidente della Fondazione Polis Paolo Siani, con il presidente del Comitato Scientifico e il segretario generale, rispettivamente Geppino Fiorenza ed Enrico Tedesco, il presidente del Coordinamento dei familiari delle vittime Alfredo Avella, lo storico Isaia Sales e il rapper Lucariello, che ha illustrato le modalità di funzionamento dell’applicazione.
CRONACA
14 dicembre 2016
Nasce l’App della memoria: tutti i martiri della camorra