Prima il derby poi lo scontro fra seconde con il Milan, adesso la sfida scudetto in casa della Juve. Sabato sera si chiudera’ il trittico di grandi eventi per la Roma di Luciano Spalletti impegnata in casa della capolista Juventus. Diego Perotti e’ ottimista, crede nelle possibilita’ di giallorossi ed e’ d’accordo con Buffon quando parla di una Roma che ha tutto per vincere lo scudetto. “Ha ragione, se abbiamo battuto Napoli, Inter, Milan, Lazio, tutte queste squadre che lottano per lo scudetto, vuol dire che possiamo vincere – spiega l’argentino ai microfoni di Sky Sport 24 -. Abbiamo perso punti importanti per strada, ma siamo a quattro punti e questo vuol dire che stiamo facendo bene, adesso dobbiamo vincere lo scontro diretto”. La Roma si presentera’ allo Stadium dopo i successi con Lazio e Milan. “Vittorie che hanno permesso di rimanere vicini alla Juve, di non perdere questi 4 punti di differenza. Vincere il derby e’ sempre bellissimo per la squadra e per i tifosi, poi affrontare il Milan che era a pari punti e vincere e’ stato importante, non e’ facile giocare prima il derby e poi un’altra partita come quella con il Milan, ma abbiamo vinto e adesso dobbiamo dare tutto per battere anche la Juve sapendo che sara’ sicuramente difficile”. E’ una Roma diversa rispetto a quella che ha cominciato il campionato, negli uomini e nel gioco. “Abbiamo avuto infortunati eccellenti, di giocatori importantissimi come Salah, ora Bruno Peres, ancora prima Florenzi, abbiamo dovuto cambiare il modo di giocare perche’ parliamo di titolari e non e’ stato facile, ma il mister e’ stato bravo, cosi’ come noi per aver fatto in campo quello che ci chiedeva”. Gol e assist, il patrimonio che Perotti assicura e’ questo. “La rete piu’ bella e’ stata la prima, quella segnata all’Olimpico contro la Sampdoria, per me e’ stato molto emozionante, poi e’ stato un tiro al volo e credo sia stato il piu’ bello. L’assist? Anche qui il primo contro il Sassuolo perche’ e’ servito a chiudere la partita e perche’ era il mio esordio in giallorosso e abbiamo vinto”. Rigorista infallibile, Perotti assicura di non avere “un segreto, li calcio cosi’ da quando ero a Siviglia, so che qualche volta si prende qualche rischio, ma io vado sul dischetto con sicurezza. Non studio i portieri avversari. Buffon? E’ uno dei migliori al mondo, anche dal dischetto sara’ molto difficile far gol”. Per Perotti la Juventus e’ “una squadra matura che a livello individuale ha giocatori fortissimi, tutti nazionali. Inoltre hanno vinto le partite dove noi abbiamo lasciato punti, contro quelle squadre che si chiudono, ci manca questo passettino da fare, ma e’ anche vero che magari vincevi a Empoli o e a Cagliari e poi perdevi con Inter o Milan”. Sabato interessante ilo’ duello tra Higuain e Dzeko, due bomber di primissimo livello. Perotti non ha dubbi nella scelta. “Per me i miei compagni sono sempre piu’ forti degli avversari. Stiamo parlando di due attaccanti che in ogni partita fanno gol, ma Edin e’ il mio compagno e sta facendo una stagione grandissima, quindi scelgo lui. Sono due giocatori che quando hanno la palla in area cercano la porta, ce l’hanno nella testa, sanno giocare anche fuori area, non sono il tipo di attaccanti che aspettano la giocata, sanno fare assist, aiutano compagni, sono giocatori completi, i migliori attaccanti del mondo”. Nella Juve e’ rientrato da poco Dybala, altro attaccante che puo’ spostare gli equilibri. “Le volte che ho giocato contro di lui si vedeva che era un ragazzo di qualita’ e che ancora doveva crescere, ma il cambio dal Palermo alla Juve non si e’ visto, perche’ ha fatto subito una grande stagione, ha un sinistro pazzesco, sembra un ragazzo umile, molto bravo, non lo conosco ma per quello che mi hanno detto e se continua cosi’, come giocatore diventera’ il migliore al mondo”. Nella Juve c’e’ il grande ex Miralem Pjanic. “E’ andato alla Juve per vincere? Ancora non l’ha fatto, noi possiamo vincere, siamo vicini alla Juve, penso che abbiamo una squadra da scudetto, ma c’e’ anche l’Europa League che per me e’ una competizione affascinante e c’e’ anche la Coppa Italia”. Ultime battute sulla Nazionale e sul suo debutto con un ct d’eccezione. “Me lo ricordero’ per sempre l’esordio, ma anche quando mi ha chiamato Maradona, per me il miglior giocatore al mondo, per convocarmi. Avevo 21 anni, poi sono entrato per sostituire Messi, mi sentivo in una storia della Disney. Non posso dire che ora non mi aspetto la convocazione perche’ sto giocando in una grandissima squadra e gioco quasi tutte le aprtite. Mi aspetto che il ct mi guardi e mi chiami anche se so che ci sono tanti giocatori fantastici in Nazionale, ma io ci spero perche’ tornare a vestire la maglia Albiceleste e’ il mio sogno”.
SPORT
15 dicembre 2016
Roma, Perotti: “Siamo da scudetto, tra Dzeko e Higuain scelgo Edin”