«Un festival. Uno schifo. Ci sono state gravi anomalie sia sulle firme delle liste sia sui voti domiciliari. Eppure Andrea Buonocore continua a fare la vittima. A questo punto, visto che ha lanciato la provocazione, si dimetta se è così sicuro di venir rieletto. La sua resta una vittoria con la macchia».
Bum. Il consigliere comunale di minoranza Maurizio Cinque passa al contrattacco e sfida apertamente il sindaco di Vico Equense. E’ un duello che si riaccende dopo il ballottaggio al cianuro del 19 giugno scorso che ha visto prevalere Buonocore per appena 32 preferenze. Da quel giorno le polemiche continuano. Perché l’ex consigliere Mariateresa Eusebio, candidata non eletta nelle liste di Cinque, ha chiesto al Tar della Campania l’annullamento delle Comunali 2016 anche per l’aumento “sospetto” dei voti domiciliari, passati da 31 a 85 tra primo e secondo turno. Ma i giudici amministrativi hanno respinto il ricorso dicendo che, in caso di irregolarità, soltanto con una denuncia per falso si sarebbe potuto fare luce sul voto che, secondo Buonocore, si è svolto in maniera pulita, «senza reati o ombre». Tanto da sbottare: «Se qualcuno non accetta il verdetto allora mi dimetto, mi ricandido e vinco di nuovo». Parole dure quelle del sindaco, pronunciate a proposito dell’inchiesta chiusa dalla Procura di Torre Annunziata sul conto del segretario comunale Luigi Salvato e dell’ex consigliere comunale di maggioranza (alleato nella scorsa consiliatura di Buonocore, all’epoca assessore, ndr). Entrambi sono indagati per falso. Motivo? Secondo la Procura, Buonocore non firmò il modulo di accettazione della candidatura a sindaco per la lista VICOinvolgiAMO. E tutto ciò a fronte del fatto che Salvato rilasciò un certificato in cui attestava il deposito dei documenti mentre Savarese, presentatore della civica, autenticò la firma mancante.
Cinque è una furia. E richiama anche la sentenza con cui il Consiglio di Stato riammise Buonocore al voto con la lista VICOinvolgiAMO. I giudici romani rilevarono discrasie nei documenti, ma fondarono l’accoglimento del ricorso della civica proprio sulla scorta dell’atto di Salvato su cui c’è il sospetto di falso. «Buonocore – dichiara il consigliere – ha vinto le elezioni in cui ci sono state anomalie. Ha vinto anche grazie ai voti dell’ex sindaco oggi assessore Gennaro Cinque. Tutti i cittadini di Vico Equense ne sono consapevoli. I fatti, le testimonianze e le sentenze dicono che il 7 maggio scorso (il giorno in cui furono presentate le liste e le candidature, ndr) e nella settimana precedente al ballottaggio ci sono state irregolarità». Il mirino di Cinque è puntato sul primo cittadino: «Lo stesso Buonocore è entrato fuori tempo massimo in segreteria da una porta secondaria che doveva essere chiusa. Aveva una penna in mano». C’è un riferimento alla lista Pd che sino alla sera prima della chiusura dei termini per presentare le candidature faceva parte della coalizione Cinque. Poi il mattino dopo migrò da Buonocore: «Ci sono stati sottoscrittori di lista che hanno firmato per un altro candidato sindaco e si sono ritrovati poi con Buonocore».
Cinque rischia di passare per colui che non accetta di essere stato battuto? «No – risponde il consigliere -, nonostante tutto abbiamo accettato il voto già la notte del 19 giugno. Lo abbiamo dichiarato e dimostrato. Ma considerato che il sindaco fa la vittima per l’ennesima volta ed è sicuro di rivincere si dimetta. Così vincerà senza ombre perché ad oggi, nonostante il vittimismo, la sua è una vittoria con la “macchia”. Ne sono tutti consapevoli».
politica
16 dicembre 2016
Ombre sul voto a Vico Equense, il consigliere Cinque: «Anomalie note a tutti, il sindaco Buonocore si dimetta per davvero»