Pompei. Da sito abbandonato al suo destino ad orgoglio italiano: la strada per Pompei è ancora lunga, ma come ha detto oggi il premier Paolo Gentiloni arrivando negli Scavi per il restauro della casa dei Vettii, inesorabilmente segnata verso un futuro all’insegna della crescita. Il premier arriva nel sito pompeiano nel giorno in cui la polizia italiana pone termine alla fuga del presunto autore dell’attentato ai mercatini di Berlino e dopo “giorni complicati e difficili, non tanto per me, quanto per l’Europa intera” come ammette lo stesso Gentiloni che individua in Pompei uno di quei luoghi “che ti fanno sentire a casa, e bene, a contatto con la propria civiltà”. L’occasione è data dal restauro della casa dei Vettii, con i suoi meravigliosi affreschi in omaggio all’eros, e la messa in sicurezza della Regio VI. Interventi cui fanno da corredo anche il potenziamento del Wi-fi e l’adeguamento dell’illuminazione. E serve anche a fare il punto sul Grande Progetto Pompei con il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che assicura il rispetto dei tempi. “A Pompei – ha detto il responsabile della Cultura – si stanno rispettando tutti i tempi con grandi risultati. Anche oggi inauguriamo una nuova domus e stiamo lavorando affinché ci siano wifi e illuminazione notturna in modo da prolungare l’ orario delle visite. Basta girare tra le strade di Pompei – ha proseguito – per vedere il grande cambiamento che c’è stato. E’ il frutto di un lavoro in molti casi silenzioso”. Parole cui fa eco il premier: “Pompei e’ una città meravigliosa – ha detto – ben conservata, con la presenza di tanti visitatori e un’atmosfera che ci fa essere orgogliosi e sentire il privilegio di essere italiani. Ma e’ difficile non dirci tra noi che possiamo fare di più per valorizzare le potenzialità di questo territorio. Forse noi – ha osservato – siamo abituati a vivere di rendita e invece dovremmo sfruttare al meglio le nostre risorse”. L’idea di Gentiloni è quella di una Pompei fruibile anche per più giorni, con un sistema ricettivo migliore e all’insegna di un turismo sviluppato in un Sud che deve essere il motore della ripresa. I numeri snocciolati dal generale Luigi Curatoli, al vertice del ‘Grande Progetto Pompei’, inducono all’ottimismo. “La somma spesa nel 2016 – ha detto – è stata di 17,7 milioni di euro, cifra che nei primi giorni del 2017 dovrebbe arrivare a 22 milioni che, sommati ai 40,7 già spesi, porta il totale della cifra spesa a quasi 63 milioni di euro. Contiamo – la previsione del generale – di chiudere completamente i lavori previsti dal Grande Progetto entro la fine del 2018”. Dei 34 interventi in cantiere nella seconda fase del progetto 16 sono stati terminati, quattro sono in attesa di avvio e 14 sono in corso di esecuzione. “Per una Pompei – chiosa il premier Gentiloni – sempre più fruibile e in grado di avvicinarsi agli standard più elevati nel mondo”.
CRONACA
24 dicembre 2016
Pompei, tour di Natale per Gentiloni: ok ai lavori da 8 milioni