Torre del Greco. Il 2016 si chiude all’insegna del giallo per gli obbligazionisti della Deiulemar compagnia di navigazione. Non bastassero i salti mortali per portare a casa – a quattro anni e mezzo dal crac da 800 milioni di euro dell’ex banca privata di Torre del Greco – il misero riparto dell’1%, nuove inquietanti ombre si allungano sulla gestione del “patrimonio” degli armatori-vampiri.
Spulciando le carte ereditate dai propri predecessori, infatti, la curatela fallimentare si è imbattuta in diverse anomalie – essenzialmente legate al pagamento dei fitti relativi agli immobili riconducibili all’universo Dnc – destinate a scatenare polemiche e azioni legali. In particolare, a finire nel mirino è toccato all’hotel Poseidon di via Cesare Battisti – gestito da una nota catena alberghiera – e alla piscina dell’ex Sakura.
Alberto Dortucci
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