Gli appelli, i controlli, le campagne di sensibilizzazione. A nulla è servito nemmeno il grave ferimento di Antonio, 17enne stabiese che il 24 dicembre ha perso tre dita di una mano e lotta per non perderla del tutto. Nonostante un bilancio non particolarmente grave, sono quattro le persone ferite trasportate all’ospedale San Leonardo per lo scoppio di petardi. Il bilancio della notte di San Silvestro è di quattro persone finite al pronto soccorso. Tra cui una bimba di appena 4 anni, avendo riportato un’ustione all’occhio sinistro giudicata guaribile in quattro giorni. Poteva andare decisamente peggio considerata l’età della bambina.
Ferito anche un altro bambino di 8 anni residente tra Angri e Sant’Antonio Abate. In questo caso è arrivato in ospedale con una contusione all’occhio sinistro dovuta allo scoppio di un petardo. La prognosi per il piccolo è di una settimana. Dopo essere stato un po’ sotto osservazione è stato dimesso in nottata.
Un ferito arriva anche dalla penisola sorrentina: un 39enne di Piano di Sorrento giunto all’ospedale San Leonardo con un trauma facciale, con ferite al naso e all’occhio destro, con una prognosi di sette giorni. Infine un 36enne di Ercolano medicato al pronto soccorso per una ferita alla mano destra, proprio per l’esplosione di un petardo da distanza molto ravvicinata. Ferite guaribili in otto giorni.
Il caso più grave risale alla vigilia di Natale, quando Antonio fu trasferito d’urgenza al Pellegrini di Napoli per aver perso tre dita di una mano, rischiando di perderla completamente. Sono seguiti appelli da parte della famiglia del 17enne rimasto gravemente ferito e soprattutto del sindaco Toni Pannullo. Sono poi seguiti anche controlli delle forze dell’ordine, con diversi sequestri (vedi a pagina 11). Non è bastato, si è continuato a sparare botti illegali, affollando le corsie del pronto soccorso del San Leonardo ancora una volta.