Torre del Greco/Portici. Incubo tagli ai centri di assistenza per disabili Dimensione Azzurra e Aurora di Portici, esplode la rabbia dei sindacati contro le “strategie aziendali” decise dai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud. A due settimane dal sit-in di protesta organizzato all’esterno della direzione generale di via Guglielmo Marconi – manifestazione conclusa con l’impegno della manager Antonietta Costantini di sollecitare la ripresa del tavolo istituzionale in prefettura per il prosieguo delle procedure di raffreddamento – i responsabili di Cisl e Uil scrivono al commissario straordinario per la sanità in Campania e al dirigente dello staff affari economici sociali e del lavoro della prefettura di Napoli per «attivarsi affinché non si concretizzi l’ennesimo scempio sociale attraverso cui o si cerca di coprire le precedenti gestioni o si tenta di dimostrare un cambio di tendenza rispetto al passato con l’innesco di bombe burocratiche che possono danneggiare lavoratori incolpevoli».
Uno scempio sociale riassunto in due paginette in cui le organizzazioni sindacali prima ricordano come – il 20 dicembre, durante un acceso faccia a faccia – il direttore generale Antonietta Costantini «ebbe modo di comunicarci che la proposta di cui alle sentenze del consiglio di Stato circa la restituzione di somme impropriamente corrisposte non poteva essere accolta, in quanto l’ultima delle 24 rate conteneva un importo altissimo che destava preoccupazioni circa il suo assolvimento da parte delle società». Di qui, l’impegno di Cisl e Uil di formalizzare una bozza di contro-proposta con contenuti salariali, erariali e occupazionali in grado di salvaguardare i lavoratori. «In dispregio agli intervenuti accordi informali – l’attacco delle organizzazioni sindacali – successivamente la manager Antonietta Costantini adottava una delibera con cui tratteneva tutto il fatturato dell’anno 2016 comprensivo di stipendi e contributi dei lavoratori nonché discutibili vincoli che verosimilmente danneggeranno i dipendenti e le rispettive famiglie. Se le società avevano riscosso impropriamente delle somme, il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, trattenendo gli stipendi dei lavoratori li trasforma inopinatamente in debitori diretti di sentenze che non sono dirette a loro». Di qui, la crociata salva-dipendenti: «Chiediamo alla commissione di garanzia e alla prefettura, di sanzionare l’Asl Napoli 3 Sud nella persona del legale rappresentante per aver violato le procedure di raffreddamento e di attivarsi affinché non si concretizzi l’ennesimo scempio sociale ai danni dei lavoratori e delle fasce deboli in cura presso i centri di assistenza».
CRONACA
4 gennaio 2017
Incubo tagli per l’assistenza ai disabili: i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud sott’accusa