E’ corsa contro il tempo per accaparrarsi gli ultimi voti e tentare la scalata a Palazzo Sant’Agostino. Domani, dalle 8 alle 20, a due anni dall’ultima volta, la Provincia di Salerno torna alle urne per il rinnovo dei componenti del Consiglio. Un banco di prova per i partiti salernitani che, dopo la parentesi referendaria – vissuta con particolare fermento – avranno subito la possibilità di misurarsi in una competizione che, seppur “declassata” e riservata solo agli amministratori, conserva sempre un peso politico rilevante. Il Pd, affiancato da altre tre liste (Psi, Davvero in Centro, Cittadini per la Provincia), proverà a smaltire la batosta incassata lo scorso 4 dicembre e a “blindare” la maggioranza del presidente Giuseppe Canfora, eletto due anni fa e in carica anche per i prossimi due anni (sarà rinnovato soltanto il Consiglio Provinciale).
Fratelli d’Italia e Forza Italia-Nuovo Psi, invece, seppur in campo con due liste autonome, sperano di riuscire a ribaltare gli equilibri per conquistare la maggioranza e riportare il centrodestra alla guida della Provincia. In campo anche la sinistra che, dopo esser tornata in Consiglio comunale a Salerno con Gianpaolo Lambiase, proverà a conquistare almeno un seggio anche a Palazzo Sant’Agostino.
Ma il voto di domani consentirà anche ai candidati di misurare il proprio indice di gradimento tra gli amministratori del Salernitano. Soltanto quest’ultimi (1830 tra sindaci e consiglieri), infatti, potranno esprimere la preferenza che sarà ponderata a seconda della fascia demografica di afferenza dell’elettore (l’ufficio elettorale determinerà oggi gli indici ponderati). I voti più preziosi, dunque, saranno quelli delle grandi città per i quali, da settimane, è partita una vera e propria caccia. Al Comune di Salerno, ad esempio, la sfida per conquistare uno dei 16 seggi disponibili in Provincia, sta causando non poche preoccupazioni. Il Partito Democratico ha scelto di candidare il primo cittadino Enzo Napoli che, però, potrebbe non essere votato in blocco dalla sua maggioranza. I componenti di Psi e Verdi dovrebbero sostenere le proprie liste; in bilico anche il gruppo Campania Libera e una parte dei Progressisti. Circostanze che, nonostante l’elezione di Napoli non dovrebbe essere in discussione, potrebbero acuire lo strappo all’interno della maggioranza, uscita con le ossa rotte già dall’ultimo Consiglio Comunale.
Ma il voto di domani assumerà particolare importanza anche per le amministrazioni dell’Agro Nocerino Sarnese e della Costiera Amalfitana che attendono di conoscere l’esito delle Provinciali per “pesare” la propria forza politica sui rispettivi territori. Una sfida nella sfida che, come accaduto già due anni fa, non vedrà protagonisti i cittadini – l’entrata in vigore della legge Delrio ha trasformato il voto per la Provincia in un’elezione di secondo livello – ma su cui puntano particolarmente i partiti per misurarsi e preparare la strategia in vista della prossima tornata per le Amministrative.