Il presente di Luciano Spalletti dice Roma, il futuro non si sa. Un po’ perche’ “per poter continuare a meritare questa societa’ bisogna vincere”, un po’ perche’ il toscano si definisce “un professionista” che non si preclude nessuna strada, nemmeno quella che porta a Torino. “Allenare la Juventus? Io faccio questo di lavoro, vado da tutte le parti ad allenare. E se continuero’ ad allenare vado ovunque” risponde con sincerita’ alla vigilia della ripresa del campionato, con i giallorossi impegnati nel delicato confronto di Marassi col Genoa (recuperati sia Manolas sia Totti). Con altrettanta sincerita’ Spalletti fa poi il punto sul mercato, che intanto ha indebolito proprio i rossoblu di Juric. “Rincon piaceva anche a noi, lo ha preso la Juve e si e’ rafforzata, come il Napoli con Pavoletti. Se io ho paura di perdere qualche big come Manolas? Qui si dice di tutto, sembra di stare al mercato di Porta Portese. Un giorno si dice che abbiamo soldi da spendere e il giorno dopo che bisogna vendere assolutamente un big. Facciamo chiarezza: per quello che mi riguarda il mercato poteva anche non esserci perche’ la Roma e’ forte, e’ una squadra che puo’ avere ambizioni e mi sta bene per quella che e’ – l’analisi del tecnico -. Poi, visto che Salah e’ partito (per la Coppa d’Africa, ndr) e Iturbe e’ andato a giocare (al Torino, ndr), Massara sta valutando quello che c’e’ sul mercato, ma noi non siamo nelle condizioni di andare a dire ‘prendo questo o quest’altro’. Questa e’ la verita’. Per migliorare la Roma bisognerebbe andare a prendere giocatori che costano somme che ora non possiamo investire. La nostra attenzione ora e’ su Feghoui, ma ci vorra’ ancora del tempo, stanno parlando”. Insomma, in attesa di sbloccare la trattativa col West Ham per l’esterno algerino (l’intesa col giocatore sarebbe gia’ stata raggiunta, manca adesso l’ok del club inglese cui e’ stata proposta la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a circa 12 milioni), Spalletti si concentra sull’attualita’ sposando la linea della societa’. “Ha ragione quando dice che si aspetta di vincere. La squadra deve sapere che e’ forte e deve dare il massimo per raggiungere il massimo obiettivo. Bisogna farlo vedere, punto e basta. Non c’e’ alternativa. Come ho sempre detto: se non vinco devo fare posto a un altro – conclude -. La societa’ dice che c’e’ tutto per vincere, i giocatori lo dicono. Siamo tutti d’accordo, noi bisogna vincere. Punto”.
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7 gennaio 2017
Roma, Spalletti: «Allenare la Juventus? Vado ovunque, è il mio lavoro”