Messina nel caos. Da una settimana non si parla d’altro che di ammutinamenti. Di proteste degli ultras contro la nuova cordata e delle dimissioni che il tecnico Lucarelli dovrebbe dare dopo la partita con la Juve Stabia. Una situazione particolare che sa tanto di bomba a orologeria pronta a scoppiare per la Messina calcistica.
La Juve Stabia, però, farebbe bene a non fidarsi delle notizie che giungono dalla Sicilia per non incappare in sorprese negative. C’è un precedente che gli stabiesi ricordano. Campionato 2008-09. Le Vespe di Biancolino, Capparella e Grieco devono affrontare il Pescara sul neutro di Vasto. La squadra abruzzese, però, per tutta la settimana non si allena coi calciatori che scioperano nei confronti della dirigenza. Addirittura qualche giorno prima si parla di partita che rischia di non giocarsi. A Castellammare tutti sono certi della vittoria a tavolino. La domenica mattina, la Juve Stabia raggiunge regolarmente Vasto credendo di andare in gita. Gli steward dello stadio Aragona non hanno notizie sul regolare svolgimento della partita mentre i calciatori del Pescara raggiungono lo stadio con le automobili. La partita si gioca e la Juve Stabia becca tre gol dalla squadra di Galderisi che gioca una gara di cuore. Vespe punite dalla doppietta di Zeytulaev e dal rigore di Cardinale così come su penalty arriva il gol di Biancolino, inutile.
Un po’ come sta succedendo a Messina in questi giorni. I rinforzi chiesti da Lucarelli non arrivano e, anzi, la società ha praticamente già venduto Pozzebon al Matera. Il bomber, che ha segnato a Castellammare nella gara di andata, non sarà schierato per ovvi motivi. Altri potrebbero partire come il difensore Angelo Rea (ex Varese, Nocerina e Avellino) che dovrebbe essere dato alla Vibonese per arrivare all’attaccante Saraniti.
SPORT
27 gennaio 2017
Juve Stabia. La farsa del Pescara a Vasto costò cara nel 2008